In Cisgiordania
Israele, al via l'operazione "Muro di ferro" in Cisgiordania. E Hamas: "Mobilitazione generale"
Sotto la direzione del gabinetto di sicurezza politica, le Forze di difesa di Israele (Idf), l’agenzia di intelligence Shin Bet e la polizia hanno lanciato oggi un’operazione militare estesa e significativa a Jenin, nel nord della Cisgiordania, denominata Muro di ferro.
Lo ha confermato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che sul suo profilo X ha scritto: "Questo è un altro passo verso il raggiungimento dell’obiettivo che ci siamo prefissati: rafforzare la sicurezza in Giudea e Samaria (Cisgiordania). Agiamo metodicamente e risolutamente contro l’asse iraniano ovunque invii le sue armi - a Gaza, Libano, Siria, Yemen, Giudea e Samaria".
Il ministero della Sanità dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) ha riferito che due persone sono state uccise a Jenin nella giornata di oggi, mentre l’esercito israeliano ha fatto sapere che l’operazione dovrebbe durare almeno diversi giorni. L'operazione - informa l'esercito israeliano - dovrebbe continuare nei prossimi giorni e vi parteciperanno molte forze dell'Idf, tra cui membri di unità speciali, lo Shin Bet e le Forze speciali. Lo scopo dell'operazione è di distruggere e neutralizzare le infrastrutture terroristiche e le "bombe ad orologeria". Nelle scorse settimane numerose operazioni antiterrorismo sono state condotte a Jenin anche dalle forze dell'Autorità palestinese provocando violente proteste dei residenti.
E dopo l'annuncio di Israele è arrivata subito la risposta di Hamas: "Chiediamo la mobilitazione generale e lo scontro contro la diffusa aggressione dell’occupazione a Jenin e il sostegno dei combattenti della resistenza per affrontare l’oppressione sionista. Desta stupore il comportamento delle autorità che si sono ritirate dalle vicinanze del campo di Jenin contemporaneamente all’inizio del processo di occupazione". La tregua a Gaza, per ovvie ragioni, sembra già vacillare.