Di nuovo a casa
Israeliane liberate, Emily ha le dita mozzate: orrore di Hamas, lei si vendica così
"Hanno passato l'inferno". Il premier israeliano Benjamin Netanyahu riabbraccia idealmente con queste parole Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher. le tre giovani ragazze prese in ostaggio dai terroristi di Hamas il 7 ottobre 2023, durante il blitz nei kibbutz e al rave party nel deserto del Negev, e detenute in condizioni terrificanti nei tunnel sotto Gaza.
Durante la liberazione, avvenuta in condizioni di grande tensione con i tagliagole in mimetica, bardati e armati di tutto punto, che hanno consegnato le ragazze agli uomini della Croce rossa tra la folla festante, in segno di trionfo sugli odiati israeliani, un particolare non è potuto sfuggire: Emily ha la mano sinistra fasciata, le mancano due dita. La famiglia ha rivelato che l'amputazione risale proprio al giorno del rapimento, quel tragico 7 ottobre.
Una cosa è certa, però: la prigionia non l'ha privata dell'orgoglio. Appena tornata in patria, abbracciata alla madre e ai familiari, ha registrato un video in cui proprio con la mano ferita fa il gesto delle "corna". Come a dire: ce l'ho fatta, ce l'abbiamo fatta. Negli occhi del mondo resta anche lo sguardo impaurito e angosciato delle ragazze mentre scendono dall'auto dei terroristi. L'incubo è finito, ma è destinato a restare a lungo nei loro cuori e nelle loro menti.
Mandy Damari, mamma di Emily, ha ringraziato "tutti quelli che non hanno mai smesso di lottare per Emily durante questa terribile prova", ricordando che se "l'incubo di Emily a Gaza è finito, per troppe altre famiglie continua l'attesa impossibile". "Dopo 471 giorni Emily è finalmente a casa - ha dichiarato la donna in un comunicato - voglio ringraziare tutti quelli che non hanno mai smesso di lottare per Emily durante questa terribile prova e che non hanno mai smesso di pronunciare il suo nome. In Israele, nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in tutto il mondo. Grazie per aver riportato Emily a casa".
Leggi anche: Israele e Hamas, la diretta. Tre ragazze in ostaggio libere e in patria, Netanyahu: "Hanno passato l'inferno"
"Mentre l'incubo di Emily a Gaza è finito, per troppe altre famiglie continua l'attesa impossibile - ha ricordato Mandy Damari - tutti gli ostaggi devono essere rilasciati e devono essere forniti aiuti umanitari agli ostaggi che stanno ancora aspettando di tornare a casa". La donna ha quindi chiesto alla stampa di "rispettare la privacy di Emily e della nostra famiglia in questo periodo".