Parabole

Kate Middleton, il cancro in remissione: la principessa tra fermezza e speranza

Lavinia Orefici

C’ è scaramanzia e rispetto nel parlare di remissione, medici e principessa evitano di usare la parola “guarito” perché alcuni tumori possono tornare. Dall’altra parte della barricata c’è un cancro da sconfiggere, ma da questa c’è la principessa del Galles che, un anno dopo, è voluta tornare sui suoi passi di paziente per ringraziare pubblicamente lo staff medico e infermieristico del Royal Marsden Hospital di Chelsea, Londra, al quale si è affidata per vincere la sua sfida, difficile e comune, che non risparmia le principesse. «È un sollievo essere ora in remissione e rimango concentrata sulla guarigione.

Come chiunque abbia ricevuto una diagnosi di cancro saprà, ci vuole tempo per adattarsi di nuovo alla normalità», scrive Catherine e continua «tuttavia, non vedo l’ora di vivere un anno sereno. C’è molto da aspettarsi. Grazie a tutti per il vostro continuo supporto». Si firma C in fondo a un post pieno di elogi e gratitudine per le persone incontrate e per le cure “eccezionali” ricevute.

 

 

Eccezionale. Sì, lo definisce proprio così Kate il percorso medico che l’ha condotta attraverso una conoscenza dall’interno della malattia ad attraversare l’inferno del cancro fino a guardarlo in faccia. Nella sua visita di ieri al Royal Marsden Hospital l’incontro con i pazienti e le famiglie di chi soffre sono stati lampi che hanno illuminato l’anno oscuro vissuto da Kate: «È davvero dura», ha empatizzato con un paziente che stava facendo la chemioterapia. «È uno shock». Sono squarci di memoria che Catherine ha condiviso con alcuni di loro, come quando ha ricordato le parole e i consigli preziosi che, a lei vittima inconsapevole del percorso che la aspettava, venivano rivolti: «Tutti mi hanno detto di pensare positivo. Fa davvero la differenza», ha rivelato aggiungendo particolari sconosciuti. «Quando sono entrata in ospedale per iniziare le cure mi dicevano di indossare abiti caldi per gli effetti collaterali». Situazioni nuove che la principessa ha affrontato cibandosi dei consigli e della fiducia in quella struttura di eccellenza della quale oggi è diventata con il principe William patrona reale del Marsden, un ruolo che Diana, principessa del Galles, aveva ricoperto prima di lei. Soffermandosicon alcuni pazienti Kate ha cercato di infondere fiducia confidando sull’esperienza condivisa. «Riconosco questo rumore!», ha detto Kate quando il macchinario di una malata ha incominciato a emettere un segnale acustico per dire che era giunta l’ora del trattamento.Difficile dimenticare un anno sul bordo del precipizio. Le cose belle sono semplici e preziose, come l’acqua e la luce. «Ho davvero sentito il bisogno di prendere il sole» , ha rivelato la principessa. «Hai bisogno dimolta acqua e molta luce solare».