Tensioni

Russia, minacce alla Lituania: "I Paesi baltici dovrebbero appartenere a noi"

"I Paesi baltici dovrebbero appartenere alla Russia": Mosca torna a far salire la tensione attraverso le parole del vicepresidente della commissione Difesa della Duma, Aleksei Zhuravlev. Quest'ultimo ha reagito male all'indignazione del presidente lituano, Gitanas Nauseda, per la decisione delle autorità di Kaliningrad di dare un nuovo nome al museo dedicato al poeta lituano Kristijonas Donelaitis. Zhuravlev, inoltre, ha aggiunto che Vilnius sarebbe di diritto russa in quanto già parte dell'impero zarista, sottolineando che il varco di Suwalki, la striscia di territorio che separa la Bielorussia da Kaliningrad, potrebbe essere utile per la Russia per rendere più comode le linee di rifornimento nell'oblast di Kaliningrad. 

Il vice della commissione Difesa, poi, ha invitato i politici lituani a "tenere a freno la lingua" precisando che l'esercito di Vilnius non potrebbe resistere a uno scontro con la Russia nemmeno per una giornata. Già il 9 gennaio il portavoce del Cremlino, Dimitry Peskov, aveva lanciato un attacco al presidente Nauseda accusandolo di avere un atteggiamento "ostile" nei confronti della Russia e di avanzare "rivendicazioni territoriali" sull'exclave russa di Kaliningrad, dopo che Nauseda l'aveva definita "originariamente lituana", auspicando una restituzione da parte di Mosca. Le dichiarazioni del presidente lituano avevano fatto storcere il naso al Cremlino, che per questo aveva definito il capo dello Stato lituano "poco amichevole", aggiungendo che il suo atteggiamento giustificava le misure di sicurezza adottate dalla Russia.

 

 

 

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, aveva parlato di Nauseda come di una "bambola di cartone" che "sfoga le proprie fantasie storiche". Poi, lo aveva invitato a "studiare un po' di storia" visto che l'exclave russa si trova nella regione storica che faceva parte della Prussia e poi della Prussia orientale, dove vivevano i lituani prussiani. La Zakharova aveva anche ricordato che è "grazie a Josef Stalin se la capitale della Lituania è Vilnius e non Kaunas".

 

 

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