Nuove strategie
Mar Nero, droni-madre: attacco alle basi russe, Kiev sorprende Putin
L'Ucraina si sta servendo di nuovi droni-madre navali per attaccare le basi russe nel Mar Nero. Un'innovazione tecnologica schierata di recente. Questi nuovi strumenti sono in grado di lanciare droni volanti telecomandati. Il che consente di colpire obiettivi lontani, che probabilmente i russi pensavano essere inattaccabili. L’incursione, condotta domenica notte dai reparti marittimi dell’intelligence di Kiev, è stata ripresa e pubblicata sui social. Nei video, in particolare, si vedono dei battelli telecomandati che si avvicinano a due piattaforme per l’estrazione di gas nel Mar Nero. Poi vengono fatti partire i velivoli che esplodono contro le infrastrutture.
Il tutto sarebbe stato diretto dagli operatori rimasti a grande distanza, non si sa se a bordo di imbarcazioni o a terra. Nella stessa notte questi nuovi sistemi sono stati utilizzati anche nel fiume Dnipro, dove hanno distrutto alcuni semoventi contraerei di Mosca sulla sponda orientale. Si tratta della seconda novità introdotta dagli ucraini nell'ambito del combattimento navale. La scorsa settimana, per la prima volta, un drone navale ha abbattuto un elicottero russo, utilizzando missili terra-aria a lungo raggio. Kiev, insomma, si serve sempre più di imbarcazioni senza equipaggio: alcune offrono copertura contraerea, altre vanno all’assalto dei bersagli con droni volanti o dirigendosi contro con la loro carica esplosiva.
La strategia ucraina in mare si sta rivelando vincente. Anche perché in questo modo dei sistemi con un costo inferiore a mezzo milione di euro riescono ad affondare navi dal valore superiore, anche più di cento milioni, o anche a devastare delle installazioni strategiche e apparentemente indistruttibili.