Francia sconvolta

Dominique Pelicot, drogava la moglie e la faceva violentare: condannato a 50 aanni

Condannato a 20 anni Dominique Pelicot per stupro aggravato e altri reati. L'uomo era accusato di avere drogato la moglie Gisèle, 72 anni come lui, per quasi un decennio col fine di violentarla e farla violentare de decine di uomini mentre lei si trovava in stato di incoscienza. La sentenza del tribunale di Avignone è stata pronunciata in sua presenza, e davanti alla moglie e ai loro tre figli. Condannati anche altri 50 uomini, mentre si stima che ancora altri trenta abbiano partecipato alle violenze e siano riusciti a sfuggire all’identificazione e al processo.

Pelicot, poi, è stato riconosciuto colpevole anche di avere registrato immagini della figlia Caroline e delle due nipoti mentre erano addormentate, e nude o in biancheria intima. "La privazione di non vedere più la propria famiglia è peggiore della privazione della libertà. Voglio dire a tutta la mia famiglia che li amo, avete il resto della mia vita nelle vostre mani", ha detto l'uomo in aula lunedì 16 dicembre. La vittima, nel frattempo, è diventata un’eroina per l’opinione pubblica per il coraggio con cui ha affrontato gli stupratori. È stata lei, infatti, a volere un processo pubblico, con tanto di video delle violenze sessuali proiettati in aula e visibili a tutti. "A vergognarsi devono essere loro, non io", ha detto. 

 

 

 

"Ho visto persone salire sul banco dei testimoni che hanno negato lo stupro e altre che lo hanno ammesso. Ho molti problemi con la banalità dello stupro – ha detto Gisèle Pelicot durante una delle sue deposizioni -. In quale momento, quando siete entrati in quella camera, avete avuto il mio consenso? Come avete potuto non fermarvi e non denunciare tutto alla polizia? Per me questo processo è il processo alla vigliaccheria. È ora che la società maschilista e patriarcale, che banalizza lo stupro, cambi. È ora di cambiare il modo in cui guardiamo allo stupro. Mio marito aveva molte fantasie, non tutte realizzabili con lui. Ma perché si è arrivati a questo? Credo che volesse me e non qualcun altro. Poiché non volevo andare in un club per scambisti, pensava di aver trovato la soluzione facendomi addormentare".