Atreju-Buenos Aires

L'intervista di Libero a Javier Milei rimbalza sul "Clarin" e fa il giro del mondo

L'intervista esclusiva del direttore di Libero Mario Sechi al presidente dell'Argentina Javier Milei, che nel weekend è stato ospite di Giorgia Meloni alla Festa di Atreju al Circo Massimo di Roma, fa il giro del mondo. Il turbo-liberista di Buenos Aires è il personaggio del 2024, Meloni e Donald Trump permettendo. E proprio con la premier italiana e il futuro presidente-bis degli Stati Uniti promette di lanciare l'Internazionale di destra, un Forum per smantellare gli equilibri di una cultura politica globale che ha fatto dello statalismo e della burocratizzazione le (immutabili) regole del gioco.

In Sud America è stato il Clarin, il quotidiano più prestigioso e importante d'Argentina, a regalare ampio spazio alle parole dell'ex economista "irregolare" e fuori degli schemi, diventato nel giro di pochi anni da apprezzatissimo commentatore positivo a uomo politico che conta sul 60% di gradimento degli elettori.

In un post, su X, si sottolineano gli annunci sul piano finanziario e produttivo: "Dopo la sua visita in Italia, Javier Milei ha confermato gli investimenti di Rio Tinto e Stellantis in Argentina". "Lei qui a Roma ha svolto una grande azione di diplomazia economica. So che ha incontrato John Elkann, e il numero uno del colosso minerario di Rio Tinto. Di cosa avete discusso?", domanda Sechi. "Rio Tinto si occuperà dell'estrazione del litio in Argentina", replica il presidente "E con John Elkann di cosa avete parlato?", "Con lui ho discusso dei piani di investimento di Stellantis nel settore auto, in particolare della produzione del marchio Ram in Argentina".

 

 

Sul piano politico, ha fatto inevitabilmente discutere una "provocazione" contro la sinistra: "'Se mi uccidessero, mi renderebbero immortale', ha detto il presidente quando gli è stato chiesto se teme per la sua vita", riporta il Clarin su X. "Abbiamo parlato di alcune figure rivoluzionarie del nostro tempo. Per me il rivoluzionario è Milei. Non teme per la sua vita?", chiede ancora Sechi. "No, non ho paura". "Milei ha tanti nemici". "Si me mataran... - la risposta del presidente, in castigliano -. Se mi uccidessero, mi renderebbero immortale. Diventerei un eroe ancora più grande. Dubito che siano così stupidi". E tanti saluti ai progressisti e democratici che dopo averlo dipinto come una macchietta, "l'uomo con la motosega", profetizzando un suo fallimento a tempo di record, oggi lo elegge a pericolo pubblico numero 1. 

 

 

 

E lo stesso Milei, sempre su X, rilancia la doppia pagina di Libero con tanto di slogan entusiasta: "FENÓMENO BARRIAL VIVA LA LIBERTAD CARAJO", traducibile con un "Fenomeno di quartiere, lunga vita ala fot***ta libertà".