tregua lontana
Ucraina, pioggia di missili dalla Russia: " Uno dei colpi più duri al nostro settore energetico"
"Con Putin serve la forza". A poche ore dalle voci su un possibile invio da parte dell'Unione europea di peacekeeping, Volodymyr Zelensky lancia un ennesimo appello: "Se i leader temono di rispondere o si abituano al terrore, Putin lo vede come un permesso per continuare. Sono necessari patrioti per abbattere questi missili e dimostrare che il terrore non raggiungerà i suoi obiettivi". Non solo, perché "le sanzioni contro la Russia per la guerra devono essere rafforzate per avere un impatto reale sulla produzione missilistica russa". Il presidente ucraino è convinto che "Putin non si fermerà con chiacchiere vuote: la forza è ciò che serve per portare la pace. Forza che non ha paura della sua capacità di affrontare e fermare il male. Il mondo può fermare questa follia e, per farlo, deve prima fermare la follia a Mosca che ha ordinato il terrore per oltre 20 anni. La forza è ciò che serve. L'Ucraina è grata a tutti coloro che stanno aiutando".
Parole che arrivano in una mattinata difficile per Kiev. Quella che ha visto un massiccio attacco sferrato dalla Russia. "È stato uno dei colpi più duri al nostro settore energetico", ha scritto Zelensky su Telegram spiegando che Mosca ha usato 93 missili, di cui almeno uno nordcoreano. "Siamo riusciti ad abbatterne 81, di cui 11 missili da crociera sono stati abbattuti dagli F-16". E in contemporanea, Putin avrebbe lanciato anche "quasi 200 droni".
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Nel frattempo in queste ore si sta discutendo la possibilità di inviare un contingente di soldati europei per garantire il rispetto del cessate il fuoco tra Russia e Ucraina. E anche se l'obiettivo di tutti è la pace, una possibile tregua sarebbe un colpo basso per Kiev, più che per Mosca. Da qui la richiesta di Zelensky di nuovi e ulteriori aiuti.