In trappola

Assad, il video choc dei tunnel sotto la sua casa: com'è fuggito in poche ore

Una fuga precipitosa, per sfuggire alle mani dei ribelli qaedisti capaci di rovesciare un regime di 54 anni in una decina di giorni, quasi senza combattere. La fine di Bashar Assad è tutta nei video pubblicati sui social dai miliani entrati nella residenza presidenziale vuota a Damasco.

Le auto extra-lusso abbandonate nel garage, decine di Ferrari, Lamborghini, Audi Bmw. Nella casa, vestiti di marca e borse da migliaia e migliaia di euro, segni di una ricchezza senza paragoni in un Paese praticamente in bancarotta, devastato da oltre 10 anni di guerra civile e bombardamenti. Tutto saccheggiato.

 

 

 

E poi il tunnel: il budello che parte da stanze arredate con gusto europeo, efficientissima e ultra-tecnologica via di fuga nelle viscere della residenza-castello a Malki, il quartiere chic della capitale. Porte di sicurezza che si aprono a comando, liberando la strada verso l'esterno a bordo di Suv blindati, mezzi da guerra mascherati da vetture civili.

 

 

In quei lunghissimi corridoi oggi deserti, attraversati solo da ribelli armati di smartphone, ci si scorda velocemente dei televisori giganti, delle poltrone e divani in pelle, delle credenze svuotate con documenti e suppellettili dorate gettate in terra.

 

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Luoghi in cui il regime si preparava a gestire eventuali attacchi aerei o assedi via terra ma di fatto inutili, visto che di fronte all'assalto del nemico interno gli alleati russi e iraniani hanno preferito alzare bandiera bianca quasi subito. In Siria, il padrone Assad non aveva più futuro. Nelle ultime ore è stato davanti a un bivio: aspettare e morire. Oppure scappare, prendere un jet e rifugiarsi all'estero, contando sui suoi partner. Alla fine Assad, la moglie Asma e il figlio sono finiti a Mosca, protetti da Vladimir Putin che ha concesso loro l'asilo per "motivi umanitari". 

 

 

 

Facile oggi immaginarli correre con passo svelto giù per la scala bianca a spirale, sottoterra, percorrere i tunnel che potevano contenere mezzi grandi come camion, dimenticarsi di tutto quello di cui erano circondati, beni preziosi e armi. Per una volta, quello che contava era solo salvarsi.

 

 

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