Protetto fino alla fine
Assad fugge da Putin, la Russia concede asilo politico. Una mossa politica estrema
La Russia ha concesso asilo all'ex presidente siriano Bashar Assad e alla sua famiglia, secondo quanto riportato da una fonte del Cremlino. La decisione, guidata da motivazioni umanitarie, rappresenta un nuovo capitolo nelle relazioni tra Mosca e Damasco, evidenziando il ruolo della Russia nella ricerca di una soluzione politica alla crisi siriana.
Secondo le dichiarazioni della fonte, Assad e la sua famiglia sono arrivati a Mosca, dove la Russia ha deciso di offrire loro protezione. "La Russia si è sempre espressa a favore di una soluzione politica della crisi siriana. Insistiamo affinché i colloqui mediati dall’Onu vengano ripresi," ha affermato la fonte del Cremlino, sottolineando l’impegno della Russia per un processo di pace inclusivo.
L’asilo concesso ad Assad segna una mossa strategica che potrebbe avere implicazioni significative per il futuro del conflitto siriano e per il ruolo della Russia come mediatore regionale. Un altro punto critico evidenziato riguarda la sicurezza delle basi militari russe e delle missioni diplomatiche sul territorio siriano. "I funzionari russi sono in contatto con i rappresentanti dell'opposizione armata siriana, i cui leader hanno garantito la sicurezza delle basi militari russe e delle missioni diplomatiche," ha aggiunto la fonte. Questo dialogo con l’opposizione armata potrebbe rappresentare un passo significativo per mantenere la stabilità delle operazioni russe in Siria, garantendo al contempo una continuità nella protezione delle loro installazioni strategiche. La Russia è stata un attore chiave nel conflitto siriano sin dal suo intervento militare nel 2015, a sostegno del governo di Assad.
La decisione di offrire asilo all’ex presidente e alla sua famiglia rafforza la percezione del Cremlino come garante della sicurezza e stabilità nella regione. Con il processo di pace mediato dall’Onu attualmente in stallo, l’asilo concesso ad Assad potrebbe essere letto come un segnale di Mosca per rivendicare un ruolo centrale nelle future negoziazioni politiche. L'arrivo di Assad a Mosca potrebbe avere ripercussioni significative: Consolidamento della leadership russa come principale mediatore nella crisi siriana. Rassicurazioni alle parti coinvolte, compresa l'opposizione siriana, sul rispetto degli accordi di sicurezza riguardanti le basi russe. Riapertura del dialogo internazionale per una soluzione politica sostenibile, con un rinnovato impegno verso i negoziati mediati dalle Nazioni Unite. L’asilo concesso ad Assad e alla sua famiglia riflette l’approccio strategico della Russia nella gestione della crisi siriana, combinando considerazioni umanitarie con interessi geopolitici. Mentre Mosca si muove per proteggere i suoi interessi militari e diplomatici in Siria, la mossa potrebbe anche riaccendere le discussioni internazionali su un processo di pace inclusivo e duraturo.