Sconvolgimenti

Assad e Putin, "la cosa migliore che potesse capitarti": le clamorose parole di Trump

Un messaggio clamoroso, su X, quello di Donald Trump. Che entra a gamba tesa sulla guerra civile in Siria che ha portato alla caduta ormai certa del regime di Bashar Assad, il dittatore costretto alla fuga dal Paese e in cerca di un approdo sicuro. Un durissimo colpo anche per Vladimir Putin, visto che la Russia insieme all'Iran è stato il principale sostenitore politico, militare ed economico del presidente, difendendolo per anni dall'offensiva dei ribelli islamici, che ora sono arrivati al potere promettendo, almeno a parole, un governo di unità nazionale. 

"I combattenti dell'opposizione in Siria, in una mossa senza precedenti, hanno preso il controllo totale di numerose città, in un'offensiva altamente coordinata, e ora sono alla periferia di Damasco, ovviamente pronti a fare una mossa molto grande per eliminare Assad - scriveva il presidente americano Trump su X sabato sera, poche ore prima che la situazione nella capitale precipitasse definitivamente -. La Russia, poiché è così impegnata in Ucraina, e con la perdita di oltre 600.000 soldati, sembra incapace di fermare questa marcia letterale attraverso la Siria, un paese che ha protetto per anni. È qui che l'ex presidente Obama si è rifiutato di onorare il suo impegno di proteggere la LINEA ROSSA NELLA SABBIA, ed è scoppiato l'inferno, con la Russia che è intervenuta. Ma ora sono, come forse lo stesso Assad, costretti ad andarsene, e potrebbe essere in realtà la cosa migliore che possa capitare loro. Non c'è mai stato un grande vantaggio in Siria per la Russia, se non quello di far sembrare Obama davvero stupido. In ogni caso, la Siria è un disastro, ma non è nostra amica".

 

 

 

"GLI STATI UNITI NON DOVREBBERO AVERE NULLA A CHE FARE CON QUESTA. QUESTA NON È LA NOSTRA LOTTA. LASCIATE CHE SI SFONDI. NON FATEVI COINVOLGERE!", è l'appello finale di Trump rivolto anche alla amministrazione democratica uscente, con Joe Biden non a caso rimasto alla finestra in queste ore convulse.