Russia, "80mila soldati americani in Europa": i timori di un'aggressione di Mosca

Circa 80.000 militari americani sono schierati sui territori degli Stati europei membri della Nato, una presenza volta anche a scoraggiare un'aggressione militare russa: sono le parole del presidente uscente degli Stati Uniti Joe Biden in una lettera inviata al presidente della Camera dei Rappresentanti e al presidente pro tempore del Senato.

"Circa 80.000 membri delle Forze Armate degli Stati Uniti sono assegnati o schierati nei Paesi dell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico in Europa, compresi quelli schierati per rassicurare i nostri alleati e per scoraggiare ulteriori aggressioni russe", si legge nella lettera pubblicata sul sito della Casa Bianca. La conferma, nero su bianco se mai ce ne fosse stato bisogno, di quanto la situazione sia tesa. Ma anche un modo di porre la questione al prossimo Parlamento che entrerà in carica con nuovi equilibri dal prossimo gennaio, quando diventerà formalmente presidente il repubblicano Donald Trump. Molti analisti infatti sostengono che la nuova linea geopolitica prevederà un progressivo disimpegno in Europa per concentrare sforzi militari e risorse economiche in altri scenari più pressanti. Primo tra tutti, il Medio Oriente.

Alcuni collaboratori del team di Trump, per esempio, avrebbero già chiesto al Qatar di richiamare i leader di Hamas che erano stati precedentemente espulsi dal Paese per riprendere i negoziati sugli ostaggi israeliani. Lo riferisce il Times of Israel citando "due fonti a conoscenza della questione".

Il Qatar, rammenta la testata, aveva cacciato i leader di Hamas a fine ottobre, presumibilmente su input dell'amministrazione Biden per via del mancato impegno nei negoziati sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi israeliani a Gaza. "Le fonti - si legge - hanno riferito a Times of Israel che dopo che Biden ha richiesto l'espulsione dei leader terroristici, il team del presidente eletto ha sollecitato un'inversione di tendenza, ritenendo la mediazione di Doha fondamentale per raggiungere un accordo prima del 20 gennaio". Il giornale riferisce anche che gli esponenti di Hamas, scappati dal Qatar, sono fuggiti in Turchia dove sono arrivati poco prima della elezione di Trump alla Casa Bianca.