Adie Barnier
Macron, "è il capolinea". Cade il governo, Francia nel caos totale
Difficilmente il governo di minoranza Barnier riuscirà a sopravvivere alla mozione di sfiducia che verrà votata mercoledì. La Francia, così, si ritroverà ad affrontare una nuova fase d'instabilità dopo il fallimento del governo voluto dal presidente Emmanuel Macron dopo le elezioni politiche.
Il voto è stato innescato nel pomeriggio dal partito di opposizione radicale di sinistra La France Insoumise (LFI) e dal Rassemblement National (RN) di destra guidato da Marine Le Pen, dopo che Barnier ha fatto valere i poteri speciali per far passare il bilancio della sicurezza sociale, senza un voto parlamentare, che evidentemente il primo ministro era convinto di non poter vincere.
Il Nuovo Fronte Popolare, l'alleanza dei partiti di sinistra, è emerso come il principale rivale dei sostenitori di Macron e della destra dopo le elezioni anticipate di luglio. Si è opposto con in maniera decisa al governo di centrodestra voluto dal presidente Macron, che ha dovuto far leva per la sua sopravvivenza sui voti lepenisti. Il disegno di legge sul bilancio mirava a contenere il deficit crescente della Francia attraverso aumenti fiscali e tagli alla spesa per un totale di 60 miliardi di euro.
Mancandogli la maggioranza, Barnier è stato costretto a fare concessioni ai critici, tra cui l'abbandono di un previsto aumento della tassa sull'elettricità e l'eliminazione di piani per una politica meno generosa di rimborso dei farmaci a partire dal prossimo anno. Non è bastato, quindi Barnier ha fatto ricorso all'articolo 49.3 della Costituzione francese, che consente di approvare un disegno di legge senza voto parlamentare, per far passare il bilancio del 2025.
"Non credo che i francesi perdoneranno l'aver messo gli interessi di partito al di sopra del futuro del paese" ha dichiarato Barnier ai deputati martedì, spiegando le ragioni della sua decisione. "Ora, ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità, come io ho assunto le mie". La Le Pen, dal canto suo, è passata all'attacco, accusando Barnier e Macron di aver provocato "un caos politico".
Se Barnier non supererà, come prevedibile il voto di mercoledì, rimarrà in carica come primo, ministro ad interim fino a quando Macron annuncerà un nuovo governo. Improbabile che il presidente riesca a superare la frammentazione del parlamento per formare un governo di maggioranza, quindi l'ipotesi più accreditata è che proponga un governo di transizione, tecnico, che porti il paese alle elezioni in estate.