Banda del martello

Arresto di "Gino", Viktor Orban contro Ilaria Salis: "La tua storia mostra chiaramente che è un delinquente"

"Ho appreso, con grande preoccupazione, che la settimana scorsa è stato arrestato in Francia il mio amico e compagno Gino. Gino per me è un compagno, un amico e un fratello. La mia storia mostra chiaramente che, per Gino e per tutti gli antifascisti, in Ungheria non è possibile aspettarsi né un processo giusto né una detenzione che rispetti i diritti fondamentali". È una Ilaria Salis preoccupatissima quella che si è subito fiondata sui social per commentare la notizia dell'arresto di Rexino Arzaj a Parigi. L'antagonista milanese era insieme all'eurodeputata di Avs quando a febbraio dello scorso anno si era reso protagonista di un pestaggio ai danni di alcuni militanti di estrema destra che stavano sfilando in occasione della "Giornata dell'Onore" a Budapest.

Dopo il post di Ilaria Salis, anche Viktor Orban - per bocca del suo portavoce - ha voluto replicare alle accuse dell'eurodeputata di Avs. "Ciò che la tua 'storia mostra chiaramente' Ilaria Salis - ha scritto su X Zoltan Kovacs - è che se vai in un qualsiasi paese e commetti un’aggressione aggravata come un comune delinquente, verrai perseguito di conseguenza".

 

 

In effetti, se Arzaj dovesse essere estradato in Ungheria si creerebbe un pericoloso precedente anche per Salis. L'eurodeputata di Avs rischierebbe infatti di perdere l'immunità parlamentare, acquisita dopo l'elezione in Ue. E ciò significherebbe che l'ex insegnante tornerebbe a essere processata in Ungheria.