Drill, baby, drill
Trump "ritira gli Usa dagli accordi di Parigi": il panico a sinistra
"Donald Trump uscirà nuovamente dagli accordi di Parigi sul clima il giorno dell'insediamento alla Casa Bianca. Parliamo dei trattati per mantenere il surriscaldamento globale entro gli 1,5 gradi centigradi, firmati da Obama e da Trump già abbandonati nel 2019, salvo essere ripristinati da Biden.
L'ordine esecutivo è già pronto, scrive ilWall Street Journal. Da sempre scettico nei confronti dei cambiamenti climatici, il tycoon mette d'altronde a rischio anche le altre politiche ambientali. «Drill baby, drill», trivella, è stato il grido di battaglia dell'intera campagna appena conclusa, basata sul sostegno al fracking — sistema per estrarre greggio iniettando acqua, sabbia e sostanze chimiche nel terreno — che permette di avere più petrolio e gas in circolazione, abbassando potenzialmente i prezzi.(...) Trump ha poi detto di voler «uccidere» anche l'Inflation Reduction Act, la più grande iniziativa verde varata dai dem. Potrebbe però limitarsi a smantellarla solo in parte: gli investimenti di Biden sulle rinnovabili hanno infatti spinto in maniera importante il mercato del lavoro, anche negli Stati repubblicani. (...) Elon Musk compreso, il patron delle auto elettriche Tesla, oggi influente consigliere del leader repubblicano. Uomo più ricco del mondo, si è sempre detto "pro-ambiente": e chissà se ora userà l'ascendente solo per proteggere i suoi affari o avrà una visione più ampia", si legge su La Repubblica.
"Secondo uno studio pubblicato dall'affidabile Carbon Brief la marcia indietro di Trump porterà a un aumento di 4 miliardi di tonnellate delle emissioni di CO2 entro il 2030: quanto quelle annuali di Giappone e Unione Europea messe insieme. Sono dati che rendono particolarmente difficile il compito della delegazione americana guidata da John Podesta, consigliere di Biden sull'energia, alla COP29, la conferenza Onu sul clima che prende il via oggi in Azerbaijan. B
isognerà rassicurare gli alleati che le azioni di Trump si limiteranno a rallentare gli sforzi di decarbonizzazione ma non riusciranno a bloccare la transizione verso le rinnovabili e il taglio di emissioni. (...) L'altro obiettivo è salvare le regole che si sono dati diversi Stati americani. A partire dalla California (che se fosse un Paese sarebbe la quinta potenza industriale, sede di 55 delle 500 maggiori società Usa)", continua il giornale diretto da Mario Orfeo.