Scandalo sessuale all'Fmi

Silvia Tironi

Scandalo al Fondo monetario Internazionale. Ed è tutta una questione di sesso. Il direttore generale dell'Fmi, il francese Dominique Strauss-Khan, è al centro di un'inchiesta lanciata dalla stessa organizzazione finanziaria, relativa ad un possibile abuso di potere nell'ambito di una sua relazione sessuale con una dipendente. A roportare la notizia è l'edizione on line del Wall Street Journal. Oggetto di indagine, condotta per conto dell'Fmi dalla Morgan, Lewis&Bpckius LLP, è l'ammontare della liquidazione ottenuta da parte dell'Fmi da Piroska Nagy, un'economista di origine ungherese, sposata ed ex responsabile del dipartimento Africa del Fondo Monetario, che avrebbe avuto una relazione con Strauss-Khan. A scoprire la relazione tra Strauss-Khan e la Nagy è stato il marito della donna, l'economista argentino Mario Blejer, anche lui dipendente del Fondo. Al vaglio degli investigatori anche l'ipotesi che la donna sia stata costretta, ad un certo punto, a lasciare il Fondo. Il principale portavoce del Fmi, Masood Ahmed, spiega che nei confronti del direttore generale è stata avanzata un'accusa di condotta inopportuna, di natura personale, Tutte le accuse, in particolare riguardanti gli alti funzionari, devono essere oggetto di indagini", Strauss-Khan si difende e garantisce tutta la sua collaborazione: "Ho cooperato e continuerò a cooperare con il Fondo su questa questione, L'episodio cui si fa riferimento riguarda esclusivamente la mia vita privata, risale al gennaio del 2008 e io in nessun momento ho abusato della mia posizione al Fondo monetario". Solo quindici mesi fa il Presidente della Banca mondiale, Paul Wolfowitz, vicino al presidente americano George Bush, era stato costretto alle dimissioni a metà del suo mandato quinquennale dopo aver usato la sua posizione per ottenere un aumento dello stipendio del 36% per la sua compagna, Shaha Riza: la Casa Bianca, sotto le pressioni di molti leader europei. Alla presidenza della Banca mondiale gli Usa mandarono dunque Robert Zoellick. La direzione del Fmi spetta per consuetudine agli europei, ma la direzione di Strauss-Kahn potrebbe saltare dopo quanto accaduto alla banca mondiale. Con la decisione di promuovere immediatamente un'indagine, probabilmente, il Fondo cerca di evitare una scia di polemiche come quelle che portarono alla dipartita di Wolfowitz dalla Banca mondiale. Se dovesse essere provato l'abuso della propria posizione da parte di Strauss-Kahn, ha specificato Michael Mussa, un ex capo economista del Fondo, "Strauss-Kahn dovrà andarsene. Al centro delle indagini ci sarà ovviamente anche la Nagy, che ha lasciato il Fondo monetario ad agosto (quando l'organizzazione stava riducendo il personale) ed ora è impiegata a Londra alla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo".