Pechino-Washington

Trump e la Cina, il messaggio di Xi Jinping: "Gestire correttamente le divergenze"

Il presidente cinese Xi Jinping ha chiamato il candidato repubblicano Donald Trump per congratularsi della vittoria nelle elezioni presidenziali statunitensi. Secondo quanto riferito dalla Cnn, Xi ha espresso a Trump gli auguri per il successo elettorale, consolidando così un contatto diretto con l'amministrazione entrante.

Nel messaggio di congratulazioni inviato nelle scorse ore dal presidente cinese al Tycoon, si auspica una relazione Cina-Usa "stabile, sana e sostenibile" perché è "nell'interesse comune dei due Paesi" che si "rafforzino il dialogo" e "gestiscano correttamente le divergenze". Prima tra tutte, probabilmente, l'introduzione di dazi americani al 60% su merci e prodotti importati dalla Cina.

 

 

 

"E' auspicabile che le parti sostengano i principi di rispetto reciproco, coesistenza pacifica e cooperazione vantaggiosa per tutti, rafforzino il dialogo e la comunicazione, gestiscano correttamente le divergenze, espandano la cooperazione reciprocamente vantaggiosa e trovino un modo corretto di andare d'accordo nella nuova era, che andrà a vantaggio di entrambi i Paesi e del mondo", ha detto Xi. Nella stessa giornata, il vicepresidente Han Zheng si è congratulato con l'omologo eletto JD Vance. Il riferimento di Pechino è soprattutto alla questione-Pacifico, con le tensioni crescenti degli ultimi anni su Taiwan, l'isola formalmente autonoma dalla Cina che potrebbe essere al centro di uno scontro militare.  

I rapporti diplomatici ed economici tra Washington e Pechino interessano da vicino anche l'Unione europea. In questo senso sono significative le parole di Antonio Tajani, vicepremier italiano e ministro degli Esteri: "È un amico sicuro dell’Italia - spiega riguardo a Trump -, e gli italo-americani sono un legame potente fra la nostra nazione e il nuovo presidente. Sono sicuro che il governo italiano e la nuova amministrazione americana sapranno lavorare insieme per proteggere i nostri popoli".

 

 

 

Nell'intervista al Corriere della Sera Tajani aggiunge che i rapporti tra i due Paesi non cambieranno perché "i rapporti fra Stati Uniti e Italia sono talmente profondi, complessi e importanti che nulla potrebbe indebolirli. Ma è chiaro che Trump ha vinto la sua sfida con messaggi che promettono un cambiamento radicale. Il primo che lui vorrebbe costruire non è ideologico o puramente politico, ma nei rapporti commerciali con Paesi come la Cina, e anche con alleati come i Paesi Ue".

L'incubo è quello dei dazi: "Da mesi è chiara la sua posizione: utilizzare i dazi per ridurre il deficit commerciale degli Usa con l’estero, di fatto alzando i dazi del 10% o 20%. Con la Cina si è parlato anche di dazi del 60% su tutti i loro prodotti. Ma anche per Paesi europei esportatori netti verso gli Usa (Germania, Francia, Italia, Olanda) la nuova amministrazione vorrebbe queste penalizzazioni dal 10% fino al 20%". Tajani ha però la medicina: "Dovremo evitare uno scontro sui dazi, parlando e negoziando: l’interscambio Ue-Usa nel 2023 ha sfiorato gli 850 miliardi di euro, con un saldo commerciale a favore dell’Europa di 156 miliardi di euro. La sola Italia ha avuto nel 2023 un saldo positivo di 40 miliardi di euro, gli Usa sono il nostro secondo mercato dopo la Germania. L’export è la vita stessa dell’Italia. Trump ha sempre dimostrato di guardare con occhio attento all’Italia, già in passato ha fatto scelte diverse per noi rispetto ad altri Paesi".