Dediche
Donald Trump tutto da godere su Elon Musk: "Andava veloce e bruciava come l'inferno... ti voglio bene"
Elon Musk "è un supergenio" e "dobbiamo proteggere i nostri supergeni, non ne abbiamo molti": Donald Trump lo ha detto ai suoi sostenitori dopo la vittoria delle presidenziali contro la dem Kamala Harris, parlando del miliardario numero uno di Tesla e X che gli ha dato una grande mano durante la campagna elettorale. "Abbiamo una nuova stella, una stella è nata: Elon - ha continuato il neo presidente degli Stati Uniti dal palco di Palm Beach, in Florida -. È un uomo straordinario, siamo stati insieme questa notte, ha passato due settimane a Philadelphia, in diverse parti della Pennsylvania, facendo campagna per me".
"Lui ha lanciato un missile due settimane fa e io l'ho visto, era bello, scintillante - ha aggiunto Trump -. Quando è venuto giù andava veloce e bruciava come l'inferno. E io ho detto: solo Elon poteva farlo. La Russia può farlo? No. La Cina? No. L'ho chiamato e gli ho detto: ecco perché ti voglio bene, Elon". Musk, che è arrivato con il figlio sulle spalle al comitato elettorale di Trump poco prima dell'annuncio della vittoria, su X a spoglio ancora in corso aveva scritto: "Stasera il popolo americano ha dato a Donald Trump un mandato chiarissimo per il cambiamento".
Il tycoon, per la seconda volta capo della Casa Bianca, è stato accolto sul palco del Centro Congressi di West Palm Beach da una folla entusiasta e sulle note di "God Bless America" di Lee Greenwood. Attorno a sé Trump ha voluto le persone a lui più care, dunque la moglie Melania Trump; Barron, il figlio più piccolo del presidente; e i figli più grandi di Trump, Don Jr., Eric, Ivanka e Tiffany. Tutti hanno raggiunto il padre sul palco. Con loro anche i principali consiglieri della campagna: Susie Wiles, Chris LaCivita e gli alleati politici, tra cui il presidente della Camera Mike Johnson. Trump, poi, ha citato alcune celebrità tra il pubblico e ha chiamato sul palco Dana White, ceo dell'UFC, e il golfista Bryson DeChambeau.