Droni su Binyamina
Hezbollah, strage di soldati israeliani in sala mensa: le immagini dell'orrore
La situazione mediorientale sembra ormai degenerare ineluttabilmente sia che si parli di Gaza che del Libano, i due quadranti dove l'esercito israeliano ha in corso operazioni di terra. Nel paese dei cedri si va sempre più verso una guerra totale tra Hezbollah e i militari dello Stato ebraico, che negli ultimi giorni non hanno esitato a colpire anche le postazioni dell'Unifil, tanto che ieri sera quattro soldati con la stella di David sono stati uccisi a causa di attacco di droni dell'organizzazione paramilitare sciita contro una base dell'esercito a sud di Haifa, nei pressi di Binyamina, nel centro-nord di Israele. Si tratta dell'attacco più mortale condotto dal Partito di Dio dall'inizio del conflitto nel Sud del Paese.
Altri 58 soldati sono rimasti feriti, sette dei quali in maniera grave. L'attacco è stato poco dopo rivendicato da Hezbollah, che ha affermato di aver preso di mira una base di addestramento appartenente alla Brigata Golani dell'Idf con uno "sciame di droni". Il gruppo terroristico libanese ha "pubblicizzato" l'attacco come prova della sua capacità di colpire Israele. La strage è avvenuta quando l'ordigno ha colpito una sala da pranzo all'interno della base.
Questa mattina, Hezbollah ha minacciato Tel Aviv di ulteriori attacchi se la sua offensiva in Libano continuasse. "La resistenza - si legge in un comunicato - promette al nemico" che l'attacco "a sud di Haifa è solo un assaggio di ciò che lo attende se deciderà di continuare i suoi attacchi contro il nostro popolo". L'attacco di ieri, ha aggiunto l'organizzazione sciita, "è stata una risposta agli attacchi sionisti, in particolare contro i quartieri di Noueiri e Basta" nel cuore di Beirut, dove almeno 22 persone sono state uccise giovedì, così come in "altre regioni libanesi". "dove sono morte più di 1.300 persone dall'inizio della campagna di massicci attacchi israeliani il 23 settembre".
Sono ore difficilissime per l'Idf: colpi di artiglieria sono stati sparati dai miliziani di Hezbollah contro le truppe israeliane che tentavano di "infiltrarsi" nel Libano meridionale. "Durante il tentativo di infiltrazione della fanteria nemica nel territorio libanese" vicino al villaggio di confine di Markaba, i combattenti di Hezbollah hanno preso di mira le truppe "con proiettili di artiglieria", si legge in una nota che aggiunge che altrove, inclusa l'area di Labbouneh, la milizia sciita ha sparato razzi contro i soldati israeliani.
Intanto anche a Gaza si continua a morire. Secondo fonti locali, almeno quindici persone sarebbero state uccise e decine di altre ferite ieri sera in un bombardamento israeliano su una scuola trasformata in un rifugio per sfollati palestinesi, nel campo di Nouseirat, nel centro della Striscia. "La scuola è stata bombardata da una grande salva di artiglieria israeliana, provocando quindici morti, tra cui bambini, donne e intere famiglie, e cinquanta feriti", ha detto un portavoce di Hamas.