Caso diplomatico
Unifil, Antonio Tajani: "Inaccettabile, accordi disattesi. Mi aspetto le scuse da Israele"
L'esercito israeliano apre il fuoco contro una base Unifil italiana in Libano, una circostanza che per ovvie ragioni ha aperto un grosso caso diplomatico. Idf, da par suo, chiede che venga liberata la base poiché i miliziani di Hezbollah sfruttano la prossimità del sito per difendersi, oltre ad avere - spiega sempre l'esercito israeliano - una fitta rete di tunnel in quell'area. Insomma, Idf chiede una zona-cuscinetto di 5 chilometri.
In seguito a quanto accaduto, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha parlato di "possibili crimini di guerra". Israele da par suo ha risposto spiegando la situazione, annunciando di aver aperto un'inchiesta su quanto accaduto e cercando di distendere i toni, ma tenendo il punto e ribadendo la posizione.
Ora, sulla vicenda, arriva anche il commento di Antonio Tajani, leader di Forza Italia e ministro degli Esteri. "È inaccettabile ciò che è successo a danno di alcune postazioni di Unifil nel Sud del Libano, è inaccettabile che per errore o ancora peggio intenzionalmente vengano colpite basi di Unifil. Da un paio di settimane il governo italiano avvertiva quello israeliano di questo pericolo", spiega in un'intervista al Corriere della Sera.
"Israele può difendersi militarmente - riprende -, ha tutto il diritto di rispondere al barbarico assalto del 7 ottobre. Ma le sue operazioni devono rispettare in ogni momento il diritto internazionale, i civili e in questo caso i contingenti delle Nazioni Unite. Mi hanno sempre risposto che comprendevano pienamente i nostri messaggi, che avrebbero garantito le nostre indicazioni a chi opera sul campo" ma "purtroppo vedo che i risultati sono diversi da quanto ci è stato garantito. Mi auguro che adesso da Israele arrivino le scuse e la condanna per quanto è accaduto. Bene che l’ambasciata di Israele abbia annunciato l’apertura di una inchiesta".
Quanto al futuro della missione Unifil, il titolare della Farnesina assicura che "noi facciamo tutto quello che è in nostro possesso per garantire l’integrità di questi ragazzi ma - aggiunge - la missione deve andare avanti per garantire la pace e impedire che la situazione degeneri", conclude Tajani.