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Hassan Nasrallah, tam-tam impazzito sul funerale: cosa sta per accadere

Roberto Tortora

Anche ora che è morto, Hassan Nasrallah rappresenta un problema serio per la sicurezza in Libano. Almeno, fino a quando e se ci saranno i suoi funerali. Un giornalista libanese dice: “Nessuno lo sa. Ma presto ci verrà detto”. Ali è il nome del collega, contattato in queste ore da mezza stampa internazionale per conoscere data, ora e luogo delle esequie dell’ex-leader di Hezbollah, ucciso venerdì scorso in un raid israeliano nella zona meridionale di Beirut. Ali spiega: “È un problema di sicurezza, nessuno vuole prendersi la responsabilità. E l’esercito libanese deve garantire che non scoppino disordini in queste ore”.

Secondo l’emittente libanese Mtv, ci sarebbero consultazioni in corso anche per la sua sepoltura con i rappresentanti di Iran e Iraq, paesi amici che intendono presenziare ai funerali per confermare la solidità dell’asse. Intanto, i voli dall’Iran verso Beirut sono stati tutti bloccati, Israele ha infatti minacciato apertamente di non consentire nessun tipo di atterraggio né di aerei civili né tantomeno militari. L’Idf, poi, tiene sotto tiro anche i varchi di terra con la Bekaa, al confine con la Siria. Resterebbe solo il mare, via Cipro. Ma senza un lasciapassare israeliano nessuno ha la garanzia di non entrare nel mirino di tiro. Da quel che filtra attraverso media sauditi e sciiti, dovrebbero tenersi ben due cerimonie: una in Libano e una in Iran e il corpo, alla fine, dovrebbe essere sepolto nella città santa irachena di Karbala, accanto al nonno, cioè l’imam Hussein. Un onore e un privilegio, concesso solo ai massimi religiosi sciiti.

 

È chiaro che l’iter è abbastanza complicato e potrebbero volerci settimane per completarlo. Naveed Ahmed, analista esperto di Hezbollah basato nel Golfo, commenta: “Non solo è impossibile prevedere il successore di Nasrallah in questo momento, mentre gli attacchi mirati israeliani continuano a eliminare i comandanti. Ma anche il funerale di Nasrallah potrebbe non tenersi per evitare di offrire troppo il fianco. La mossa di evitare le esequie, però, indebolirebbe Hezbollah ancora di più agli occhi del mondo”.