La marine e il cane salvato

Silvia Tironi

Salvate il cane Rachet. La regola delle truppe americane al fronte è che non si lascia mai indietro un compagno. Anche se si tratta di un quattro zampe. Più di trentamila persone hanno sottoscritto una petizione lanciata on-line dalla madre del sergente Gwen Beberg, 28 anni, che rientrerà in Minnesota il prossimo mese. Gwen chiede di poter portare con sè il suo Rachet. Ma le regole del Pentagonosono ferree e proibiscono ai soldati in missione all’estero di adottare animali. L'amicizia tra la soldatessa e il cucciolo è nata il giorno in cui Gwen ha salvato Rachet da un mucchio di rifiuti dati alle fiamme. Per molto tempo i due sono diventati inseparabili. Ma ora che il sergente deve far ritorno in patria, il cane non la può seguire. È stato bloccato all'aeroporto e da allora la marine ha perso le sue tracce. Un portavoce militare, David Russell, ha rassicurato che l'animale è vivo, ma non ha potuto dare ulteriori informazioni in merito. Il cucciolo era stato affidato al programma 'Operation Baghdad Pups', coordinato dalla Società internazionale per la prevenzione della crudeltà nei confronti degli animali, che avrebbe dovuto garantire il suo arrivo alla sua nuova casa di Minneapolis, nel Minnesota. Prima di imbarcarsi all'aeroporto di Baghdad il cane è stato sequestrato da un ufficiale. Terri Crisp, della 'Operation Baghdad Pups', spera che il cane faccia parte di un piccolo gruppo di animali randagi soccorsi dai militari di Baghdad, che verranno trasportati negli Stati Uniti. Negli ultimi otto mesi l'organizzazione ha già spedito in America 50 cuccioli di cane e gatto a cui i soldati si erano affezionati. A favore del ricongiungimento di Gwen e Ratchet si è schierato anche un membro del Congresso, il deputato democratico Keith Ellison.