Il nuovo esecutivo

Francia, Barnier? Hollande voterà la sfiducia, Le Pen: "Tra un anno al voto"

È arrivata questa mattina la dichiarazione dell'ex presidente francese Francois Hollande che ha annunciato che voterà la sfiducia al governo di Michel Barnier: "Quando un governo sarà di destra, con politiche di destra, sostenuto dall’estrema destra, come pretendere che vi partecipino uomini e donne di sinistra? Dobbiamo ancora pensare a cosa accadrà dopo", ha detto l'ex premier.

Nel frattempo, nella giornata di oggi, il premier incaricato prosegue le consultazioni per dare vita a un nuovo esecutivo. Nel pomeriggio gli incontri con i ministri dimissionari Bruno Le Maire, dell’Economia, e Thomas Cazenave, dei Conti Pubblici, che saranno interpellati dalla Commissione Finanze dell’Assemblea. Il Rassemblement National giudicherà il neo premier Michel Barnier "dalle sue azioni e non dalle parole", ha affermato la leader del partito di estrema destra, Marine Le Pen, in un colloquio con Il Corriere della Sera in cui prevede anche che la Francia "tornerà al voto tra un anno".

 

 

 

Per Le Pen "i primi interventi pubblici mi sembrano corrispondere all’uomo, cioè dice di volere trovare un compromesso con l’insieme delle forze politiche - ha detto Le Pen parlando di Barnier - ed è questo quel che attendiamo da un primo ministro. Abbiamo chiesto che il futuro premier rispettasse gli 11 milioni di elettori del Rassemblement National", ha spiegato la leader. "Vediamo se anche i desideri di questi elettori saranno tenuti in conto, per esempio sull’Europa. Malgrado il suo attaccamento a una costruzione europea nella quale ha avuto un ruolo non trascurabile, Barnier non deve dimenticare i risultati delle elezioni europee. Perchè la maggioranza dei francesi si oppone alla costruzione europea attuale. Gli elettori hanno affidato al Rassemblement national, con il 33 per cento dei voti alle europee, il compito di imporre un cambiamento, anche a livello di governo, di questa politica europea.

Per Le Pen, Barnier "è sotto sorveglianza di tutti i francesi, e il Rassemblement national è una parte importante di questi francesi". Alla domanda se Rn voterà una mozione di censura o lascerà a Barnier una chance almeno fino alla legge di bilancio, la leader ha risposto: "Non sarebbe ragionevole votare una censura subito dopo il suo discorso inaugurale, che del resto accoglierà le nostre posizioni su un certo numero di temi non trascurabili. Poi giudicheremo sugli atti, e non sulle promesse". Le Pen è davvero critica e si dice certa che "tra un anno avremo nuove elezioni legislative anticipate. E meno male, del resto, perchè la Francia ha bisogno di una maggioranza chiara. E possiamo raggiungerla solo con una nuova legge elettorale proporzionale" e questo perchè secondo la donna "è evidente che questa situazione non può reggere. È chiaro a tutti tranne a Macron".