L'intervista

AfD, Konstantin Vossing: "Siamo un partito borghese, rifugio degli elettori dell'est"

Daniel Mosseri

Le urne sono chiuse e i seggi attribuiti. AfD ha vinto a mani basse in Turingia e Sassonia; Bsw, la lista esordiente rosso-bruna di Sahra Wagenknecht, ha portato a casa fra il 12 e il 15 per cento, mentre la Cdu di Friedrich Merz si è confermata primo partito in Sassonia e secondo in Turingia. Per gli altri partiti è stato un disastro.

La prossima sfida è quella della formazione dei due governi regionali ma il problema non è semplicemente aritmetico. Attorno all’AfD resta steso un “cordone sanitario” che nessun partito intende tagliare. Il Bsw, nato come costola dei veccho social-comunisti della Linke, non ha però un’agenda tanto diversa da quella del partito sovranista tedesco. Delle strategie e delle dinamiche fra le tre liste uscite più forti dalle elezioni nei due Länder orientali – e fra tre settimane va al voto anche il Brandeburgo – abbiamo parlato con Konstantin Vössing, politologo tedesco della City University of London.

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