Prodezza

Attaccato dal drone, come si salva la vita col calcio del fucile: "miracolo" del soldato russo

Continua l'offensiva dell'Ucraina contro l'esercito russo. E non si placano anche le polemiche intorno a un possibile scambio di prigionieri tra Kiev e Mosca. Malgrado l'avanzata delle truppe ucraine nella regione di Kursk, Dmytro Lubinets, commissario ucraino per i diritti umani, dubita della possibilità di organizzare scambi di prigionieri di guerra "su larga scala" con la Russia. "Se credo che uno scambio 'tutti per tutti' possa avvenire nel prossimo futuro? No, non credo. Se credo che la parte ucraina stia facendo tutto il possibile per garantire che avvengano scambi significativi? Sì, un'ampia squadra del centro di coordinamento ci sta lavorando, e io ci sto lavorando personalmente ogni giorno", ha dichiarato a Radio Liberty.

"La recente offensiva ucraina richiede la massima attenzione e cautela da parte di tutti gli attori coinvolti", afferma ad Affaritaliani.it il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo. "Mentre comprendiamo e sosteniamo il diritto dell'Ucraina di difendere la propria sovranità, il tentativo di incrementare il proprio capitale spendibile al tavolo negoziale con gli attacchi sul suolo russo potrebbe comportare il rischio di un'escalation militare allontanando ulteriormente una soluzione pacifica. Su questo la Lega ha più volte sottolineato come le armi italiane non possano e non debbano essere usate su territorio russo", osserva il parlamentare leghista.

 

 

Intanto dal fronte arriva un video che ha dell'incredibile. In guerra - si sà - vale tutto. E a volte, di fronte all'evenienza, si sfoderano dei colpi fuori dal normale, che però ti salvano la vita. È quanto successo a un soldato russo che ha dovuto difendersi dall'attacco di un drone lanciato da Kiev. Il militare, con un gesto degno di un film di Hollywood, è riuscito a neutralizzare l'arma minacciosa grazie al calcio del suo fucile. E, subito dopo, si è messo in salvo da nuovi attacchi.

Qui il video del soldato russo