Il ministro israeliano

Ben Gvir, la preghiera nella Spianata delle moschee: l'ultima provocazione, cosa può accadere

"L'Ue condanna fermamente le provocazioni del ministro israeliano Ben-Gvir che, durante la sua visita ai Luoghi Santi, ha sostenuto la violazione dello status quo": lo ha scritto su X l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, ribadendo l'appello espresso dai leader Ue al Consiglio europeo di giugno, "affinché lo status quo venga mantenuto, anche per quanto riguarda il ruolo speciale della Giordania". Il riferimento è alla decisione del ministro della Sicurezza nazionale israeliano di visitare il Monte del tempio (Spianata delle moschee per i musulmani), in occasione della festività di Tischa B'Av, che ricorda la distruzione del Tempio di Gerusalemme. 

"La nostra politica è quella di permettere la preghiera", ha detto Ben Gvir secondo quanto si sente in un video diffuso dal suo partito di estrema destra Otzma Yehudit, anche se questo è in contrasto con lo "status quo" che vige in questo luogo. Sul caso è intervenuto anche il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, che ha denunciato il comportamento di Ben Gvir: "Non esiste una politica privata sul Monte del Tempio da parte di nessun ministro. Né del ministro della Sicurezza né di nessun altro". Secondo lo status quo dal 1967, quando Israele occupò la parte orientale di Gerusalemme, il sito è riservato esclusivamente al culto musulmano, mentre gli ebrei possono entrare solo come visitatori. Tant'è che la visita alla Spianata delle Moschee, nel settembre 2000, da parte dell'allora leader del partito Likud al governo, Ariel Sharon, è stata la causa scatenante della Seconda Intifada.

 

 

 

A condannare il gesto di Ben Gvir anche l'Onu, che ha definito questa mossa come "eccessivamente provocatoria". "Siamo contrari a qualsiasi tentativo di cambiare lo status quo all'interno dei luoghi santi - ha detto il vice portavoce delle Nazioni Unite, Farhan Haq -. La moschea di Al-Aqsa, come gli altri luoghi santi di Gerusalemme, dovrebbe essere lasciata a se stessa e controllata dalle autorità religiose esistenti per i siti. Questo tipo di comportamento è inutile ed è eccessivamente provocatorio".