Sale la tensione
Gli Usa si preparano all'attacco dell'Iran: "Il sottomarino nucleare pronto a entrare in azione"
La crisi in Medioriente si fa sempre più seria. Il Pentagono ha ribadito la pericolosità della situazione geopolitica e forse segnala l'avvicinarsi della "vendetta" iraniana. In pratica: confermano di essere pronti a ogni evenienza. Llyd Austin, segretario della Difesa, ha ordinato alla portaerei Lincoln di accelerare il suo movimento dell'Estremo Oriente verso la zona di guerra. "Abbiamo sentito la chiamata", si legge nell'account X dell'unità.
Come riporta il Corriere della Sera, ad assistere la portaerei Lincoln, ci saranno anche la Roosvelt e il sottomarino a propensione nucleare Georgia. Con questo arsenale, Washington vuole mandare un avvertimento a Teheran e ai suoi alleati. "Siamo in un momento di vigilanza e prontezza, le minacce provenienti da Teheran e Beirut potrebbero concretizzarsi ed è importante spiegare a tutti che prontezza, preparazione e vigilanza non sono sinonimi di paura e panico", ha affermato il ministro della Difesa israeliano Gallant durante una riunione della Commissione per gli Affari esteri e la difesa della Knesset.
Il sommarsi di questi eventi ha portato molti analisti a ritenere che la risposta degli ayatollah all'uccisione dell'ex capo di Hamas Ismael Haniyeh sia imminente. Al tempo stesso la data compresa tra l’11 e il 13 agosto era stata indicata come una delle finestre temporali che Teheran poteva usare per replicare all’eliminazione di Haniyeh e a quella del dirigente Hezbollah Fuad Shukr a Beirut. Tutti gli attori in campo alimentano la tensione. Ma al tempo stesso vogliono evitare lo scoppio di una guerra totale.