Guerra

Russia, attacco massiccio nella regione di Lipetsk: "Aeroporto in fiamme"

Un massiccio attacco di droni ucraini ha provocato diversi danni nella regione russa di Lipetsk, fra cui un’infrastruttura energetica e un aeroporto militare, e provocato il ferimento di sei persone. Lo riferisce il governatore regionale, Igor Artamonov, secondo il quale è stata disposta l’evacuazione degli insediamenti di Koptsevj Khutora, Fedorovka, Jakovlevka e Tinkovka per garantire la sicurezza della popolazione civile. "Secondo le informazioni a disposizione, sei persone sono rimaste ferite in seguito all’attacco di un drone. Tutti i feriti stanno ricevendo assistenza negli ospedali di Lipetsk", ha scritto Artamonov su Telegram.

L’attacco dei droni ha provocato, inoltre, un incendio in un aeroporto militare nella regione russa, come riferito dalla sezione regionale del ministero delle Emergenze. "È divampato un incendio in un aeroporto militare", ha riferito il ministero. Infine, come riportato da Artamonov, uno dei droni ha danneggiato un impianto di infrastruttura energetica di Lipetsk, un fatto che ha provocato delle interruzioni dell’alimentazione elettrica. Intanto i sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto nel corso della notte 75 droni aerei ucraini in diverse regioni e sette droni marittimi nel Mar Nero. Lo ha riferito il ministero della Difesa in una nota. "Questa notte, durante un tentativo del regime di Kiev di portare a termine un attacco terroristico utilizzando velivoli senza pilota contro obiettivi nel territorio della Federazione Russa, i sistemi di difesa aerea in servizio hanno intercettato e distrutto 75 droni", ha riferito il ministero. Secondo quanto comunicato, 26 droni sono stati distrutti nella regione di Belgorod, 19 in quella di Lipetsk, sette nella regione di Kursk, cinque in quella di Brjansk, quattro nella regione di Voronezh, uno in quella di Oriol, cinque in Crimea e altri otto sono stati abbattuti nel Mar Nero. "Inoltre, sette droni marittimi diretti verso la penisola di Crimea sono state distrutti nel Mar Nero", ha fatto sapere sempre Mosca.