Dopo l'accoltellamento delle bambine

Inghilterra, il labour Starmer non sa fermare la guerra fra razze

Mauro Zanon

A una settimana dall’accoltellamento commesso da un diciassettenne di origini ruandesi in un centro estivo di Southport, costato la vita a tre bambine di sei, sette e nove anni, la tensione resta alta in tutto il Regno Unito. Una nuova ondata di violenze ha colpito nel weekend diverse città inglesi, durante una serie di manifestazioni anti-immigrazione e anti-musulmane organizzate da gruppi di ultradestra, tra cui la Europe Defence League (Edl) fondata dallo scrittore e militante Tommy Robinson. Secondo quanto riportato dalla Bbc sono state arrestate oltre 90 persone durante le proteste, sfociate in scontri tra i dimostranti e la polizia. Disordini si sono verificati a Hull, Rotherham, Liverpool, Nottingham e Belfast, con lanci di oggetti, saccheggi di negozi e attacchi alle forze dell’ordine. Il primo ministro britannico, Keir Starmer, ha garantito il «pieno sostegno» del governo per agire contro gli «estremisti» che «seminano odio» in tutto il Regno Unito. (...)

Clicca qui, registrati gratuitamente su www.liberoquotidiano.it e leggi l'analisi di Mauro Zanon