Parla il tycoon

Donald Trump, drammatico racconto: "Ho sentito la pelle che si squarciava"

"Ho capito immediatamente che qualcosa non andava, perché ho sentito un sibilo, degli spari e ho sentito immediatamente il proiettile che mi squarciava la pelle", ha scritto Donald Trump sui suoi social. L’ex presidente, ha aggiunto che "c’è stata molta emorragia, quindi ho capito in quel momento cosa stava succedendo". Nel suo post, Trump ha espresso le sue condoglianze alla famiglia della persona che partecipava al suo comizio e che è stata uccisa, e alla famiglia di "un’altra persona che è rimasta gravemente ferita". Ha aggiunto di non sapere nulla dell’attentatore. "Voglio ringraziare i servizi segreti degli Stati Uniti e tutte le forze dell’ordine per la loro rapida risposta alla sparatoria appena avvenuta a Butler, in Pennsylvania", ha scritto Trump.

Intanto il tycoon ha incassato anche la solidarietà dell'ex presidente Barack Obama: "Non c’è assolutamente posto per la violenza politica nella nostra democrazia. Sebbene non sappiamo ancora esattamente cosa sia successo, dovremmo tutti essere sollevati dal fatto che l’ex presidente Trump non sia stato ferito gravemente e usare questo momento per impegnarci nuovamente alla civiltà e al rispetto nella nostra politica. Michelle e io gli auguriamo una pronta guarigione", ha scritto su X.  Intanto la commissione di Controllo della Camera americana ha convocato il capo del Secret Service, Kimberly Cheatle, a testimoniare il 22 luglio. "Gli americani chiedono risposte sul tentativo di assassinare il presidente Trump", ha scritto la commissione su X, sottolineando che l’apparizione della Cheatle è volontaria.