I sicari tra noi

Russia, "agenti segreti in Germania per uccidere l'ad del colosso delle armi"

Sicari russi nel cuore dell'Europa, per assassinare il "re delle armi" tedesco. E' sconvolgente lo scoop dello Spiegel, secondo cui agenti legati ai servizi segreti di Mosca avevano messo nel mirino Armin Papperger, amministratore delegato del colosso Rheinmetall.

Come una spy story della Guerra Fredda, ma nel 2024 a conferma di come ormai le peggiori pagine del passato siano tornate d'attualità. Secondo quanto riportato dal magazine tedesco, gli 007 sono riusciti a penetrare nel territorio dell'Unione europea con il compito di assassinare l'amministratore delegato visto il sostegno della sua azienda all'Ucraina.  Rheinmetall ha garantito la fornitura di armamenti destinati a Kiev per difendersi dall'invasione russa e approvato la costruzione di un impianto di costruzione direttamente in territorio ucraino.

 

 

 

Fonti interne all'intelligence tedesca riferiscono che i servizi segreti di vari Paesi Occidentali avevano osservato viaggi sospetti di alcuni agenti provenienti dalla Russia e da altri Stati dell'ex Unione sovietica. Alcuni di loro erano già presenti in Paesi facenti parte dell'area Schengen (l'area di libera circolazione dell'Ue) mentre altri stavano per entrare nel territorio di altri Paesi membri. Inoltre, alcuni sospetti erano stati fermati sia vicino alla sede di Rheinmetall a Duesseldorf, sia in alcune mete di viaggio di Papperger all'estero. Secondo le informazioni dello Spiegel, l'intelligence tedesca sospetta che potrebbero essere stati "delegati" dei servizi segreti russi. Inoltre, secondo le informazioni diffuse, il Cremlino stava pianificando ulteriori attacchi contro i dirigenti di varie aziende europee della difesa. 

"Le misure necessarie vengono sempre adottate in regolare coordinamento con le autorità di sicurezza", commenta un portavoce di Rheinmetall raggiunto da LaPresse. "Fondamentalmente, non possiamo commentare le questioni di sicurezza del Gruppo", ha aggiunto. Anche la ministra dell'Interno tedesca, Nancy Faeser, ha affermato di non poter "commentare le singole situazioni di minaccia. Ma una cosa è molto chiara: stiamo prendendo molto sul serio la minaccia notevolmente aumentata derivante dall'aggressione russa".

 

 

 

A tal proposito Roderich Kiesewetter, deputato dell'Unione cristiano-democratica tedesca (Cdu), chiede "controlli più severi nei confronti dei cittadini russi che vogliono entrare in Germania. E' possibile che gli agenti che hanno pianificato l'attentato, fortunatamente sventato, fossero tra i 35mila russi che hanno ricevuto il visto turistico per la Germania dal 2022. Dobbiamo rafforzare i controlli e, per fare questo, dobbiamo anche cambiare la base giuridica. I turisti non devono essere terroristi".