Da Washington

Meloni da Biden: "L'ho trovato lucido. Io vittima di ingerenze straniere, quindi..."

Totale rispetto istituzionale. La premier italiana Giorgia Meloni, al termine del summit Nato a Washington, getta acqua sul fuoco delle polemiche che hanno nuovamente travolto il presidente americano Joe Biden.

Il leader democratico, durante la conferenza stampa finale, si è reso protagonista di due pesanti gaffe, avendo prima chiamato l'ucraino Volodymyr Zelensky "il presidente Putin" e poi scambiato la sua vice Kamala Harris con il rivale repubblicano Donald Trump. Due svarioni che hanno confermato i dubbi sulla tenuta psico-fisica del presidente, alimentati dagli stessi democratici a stelle e strisce che vorrebbero un suo passo indietro. Ma la Meloni glissa e afferma di aver "trovato bene" Biden rispondendo a chi le chiedeva se lo avesse trovato lucido. "Ci ho parlato in diverse occasioni e mi ha fatto l'impressione del presidente degli Stati Uniti d'America, una persona che sta lavorando, che ha organizzato devo dire un ottimo vertice e gli faccio i complimenti per i risultati del vertice".

Dopodiché, la premier svicola (giustamente) sulla domanda sul tifo per le presidenziali americane di novembre? "Io sono stata una vittima delle ingerenze straniere nei miei affari interni, quindi non sono un leader politico che fa ingerenza straniera. Quello che posso dire è che l'Italia e gli Stati Uniti sono due nazioni che hanno dei rapporti estremamente solidi e che quei rapporti non sono mai cambiati nonostante il mutare dei governi. E l'unica cosa che mi interessa".

"Poi le mie idee politiche le conoscete bene - ha aggiunto la leader di Fratelli d'Italia - sapete anche che io sono presidente dei conservatori europei. Immagino sappiate pure che nei conservatori europei è iscritto anche il Partito repubblicano tra i partiti global, diciamo così, quelli esterni all'Unione europea. Ma chiunque dovesse essere domani il presidente degli Stati Uniti noi continueremo a lavorare bene con gli Stati Uniti senza entrare nella campagna elettorale degli Stati Uniti d'America".

Sul tema della visita del premier ungherese Viktor Orban, presidente di turno dell'Ue, in Florida da Donald Trump "non vedo nessuna strategia nessuna particolare. I leader politici hanno diritto a incontrare altri leader politici, non ci vedo niente di particolare e niente di strano - taglia corto la Meloni -. Non credo che sia un mistero che Orban possa essere più vicino a Trump piuttosto che a Biden, ma insomma sono leader politici che si parlano".