Elezioni in francia
Macron tradito dai suoi: "Non farti vedere in giro", il retroscena sul voto
La Francia si è svegliata incredula. L'onda di destra si è arrestata al secondo turno e il gioco sporco di Macron per impedire a Bardella di prendersi il governo ha funzionato. O meglio, ha funzionato lo spazio di qualche ora. Infatti la divisione frastagliata del nuovo parlamento francese e l'assenza di un'intesa tra la sinistra, il centro e la destra ha messo il Paese sulla strada dell'ingovernabilità. E il colpevole di questo pasticcio è uno solo: il presidente Macron. In Francia non c'è una scadenza precisa per la nomina del nuovo premier ma deve essere espressione della maggioranza parlamentare altrimenti con la procedura di "censura" viene subito messo fuori gioco con sfiducia immediata. In tanti attendevano un intervento del presidente alle 20 di ieri sera.
Ma Macron è rimasto in silenzio, forse spiazzato, pure lui dal risultato elettorale. A questo punto toccherà al galletto tirare fuori il paese non solo dalle secche del voto ma anche da una mossa spregiudicata che ha scatenato anche il caso nelle città francesi con rivolte e sommosse. In queste ore, a bocce ferme, stanno però emergnedo alcuni retroscena sulla campagna elettorale che ha portato avanti il partito di Macron. A quanto pare, secondo alcune voci riportate dal Corriere, gli stessi esponenti del centrino macroniano avrebbero chiesto al presidente di non farsi vedere in giro. Il tutto per limitare i danni di una campagna in salita.
E a quanto pare la mossa di escluderlo ha funzionato. Il giusto per ridargli la palla in una situazione di crisi e di caos senza precedenti. Gli scenari per la formazione del nuovo governo sono del tutto imprevedibili. E lo spauracchio da evitare in pcihe ore non è più Marine Le Pen o Jordan Bardella, no, il pericolo che preoccupa di più è quello rosso di Melenchon. L'alleato di Macron che ha già chiesto le dimissioni del presidente...