Negli Usa

Trump, la Corte suprema gli concede l'immunità parziale: cosa cambia

Immunità parziale a Donald Trump: la Corte Suprema ha annullato la decisione di respingere la richiesta di immunità per l'ex presidente americano dal processo federale per la sovversione delle elezioni del 2020. La Corte - con sei voti a favore, quelli dei giudici conservatori, e tre contrari, quelli dei giudici liberali - ha stabilito che gli ex presidenti hanno diritto all’immunità assoluta dai procedimenti giudiziari per le azioni compiute nell’ambito della loro autorità costituzionale ma non hanno diritto all’immunità per le azioni intraprese a titolo privato. Una "grande vittoria" per la democrazia: ha commentato l'ex presidente. 

Trump è imputato anche per le carte segrete di Mar-a-Lago e per il tentativo di ribaltare il voto in Georgia. Per quanto riguarda i fatti del 2020, invece, ebbero come conseguenza l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. Quando è scoppiato il caso, comunque, Trump sapeva di essere nel mirino degli investigatori: il suo team legale era stato informato del fatto che il tycoon era l’obiettivo di un’indagine su quanto successo a inizio 2021. 

 

 

 

Nei mesi scorsi, il portavoce dell’ex presidente, Steven Cheung, aveva accusato l'attuale amministrazione di voler interferire con le elezioni del 2024. Mentre Trump aveva parlato di “persecuzione da Germania nazista ed ex Unione Sovietica”. Intanto, il tycoon, candidato repubblicano alla Casa Bianca, è in vantaggio nei sondaggi su Joe Biden, in campo invece con i dem. A poco meno di 5 mesi dalle presidenziali, secondo l'istituto AltlasIntel, Trump sarebbe al 45,5% delle preferenze; l'attuale presidente Usa invece al 40,3%.