A volte ritornano

Francia, l'azzardo di Macron crea mostri: Hollande si ricandida e i teppisti si scatenano

«Se ho preso questa decisione è perché ritengo che la situazione sia più grave che mai. Grave perché il pericolo rappresentato dall’estrema destra è ormai sotto gli occhi di tutti. L’estrema destra non è mai stata così vicina al potere dalla Liberazione». Sembrava ormai sparito dal panorama politico, destinato a una vita da osservatore e vecchio saggio.

Di lui si avevano solo notizie in merito alla presenza a qualche evento assieme alla sua giovane compagna, l’attrice Julie Gayet, e in televisione appariva solo quando c’era da criticare Emmanuel Macron, il suo ex ministro dell’Economia, il “traditore”, quello che tramava segretamente dietro le mura di Bercy per prendere il suo posto nel 2017.

 

 

Ha sorpreso tutti, ieri, la candidatura alle legislative del socialista François Hollande, l’ex presidente della Repubblica molle e inconsistente come un “Flanby”, un budino (il soprannome che gli aveva affibbiato l’ex ministro Arnaud Montebourg) che si presenterà sotto la bandiera del Nuovo fronte popolare, la coalizione delle sinistre, nel suo feudo elettorale, la prima circoscrizione della Corrèze (dipartimento a sud-ovest della Francia, nella regione Nuova Aquitania).

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