Il vero problema

Casseurs, antisemiti, estremisti, la sinistra spaventa le imprese

Nonostante una certa stampa voglia far credere che il principale timore dei francesi sia l’eventuale ascesa al governo del Rassemblement national il prossimo 7 luglio, giorno in cui si terrà il secondo turno delle elezioni legislative anticipate, sempre più categorie manifestano le loro inquietudini verso l’altra estremità dello scacchiere politico d’oltralpe, ossia verso Jean-Luc Mélenchon, leader della sinistra radicale a capo della France insoumise (Lfi).

Secondo quanto raccontato dal Figaro, è la linea economica di Mélenchon, uno che nel suo programma presidenziale del 2017 voleva sganciare la Francia dalla Nato e farla entrare nell’Alleanza bolivariana fondata da Chavez, a preoccupare maggiormente i proprietari di piccole, medie e grandi aziende.

 

 

«Gli imprenditori hanno più paura di una sinistra radicale fuori controllo e dogmatica che del Rassemblement national (Rn)», ha dichiarato al Figaro in forma anonima l’amministratore delegato di un grande gruppo. «Di conseguenza, gli imprenditori non capiscono perché l’attuale maggioranza li inviti a votare contro il programma del Rn e non contro quello di Lfi», ha sottolineato il consulente di una grande azienda, anch’egli in anonimato.

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