Presidente della Francia

Aborto, "questa non è la sensibilità dell'Italia": Macron all'angolo gioca sporco contro Meloni

Tra i tanti leader che stanno partecipando alle riunioni del G7 in Puglia c'è anche Emmanuel Macron. Dopo la batosta elettorale inferta dal partito guidato da Marine Le Pen, il presidente francese è più che mai in discussione. E, subito dopo aver appreso i risultati delle europee in Francia, ha indetto nuove elezioni. "Il voto europeo è stato chiaro, non può essere ignorato", aveva dichiarato nel corso della conferenza stampa tenuta a Parigi. Anche se poi ha precisato che non si sarebbe dimesso dalla sua carica.

Tornando al G7, a scatenare la polemica è stata l'accusa della cancellazione del tema dell'accesso all'aborto dalla bozza del documento finale del summit. Fonti italiane, in realtà, hanno precisato in un secondo momento che semplicemente la parola "aborto" era implicita nel documento e che quindi non c'è stata nessuna omissione. Nonostante questo, però, Macron è andato comunque all'attacco: "La Francia ha integrato nella sua Costituzione il diritto delle donne all'aborto, la libertà di disporre del proprio corpo - ha affermato -. Queste non sono le stesse sensibilità che esistono oggi nel vostro Paese. Me ne rammarico". 

 

 

 

A stretto giro è arrivata anche la replica della Meloni che, interpellata dai giornalisti sulla questione, a margine del G7 ha detto: "La polemica sulla presenza o meno della parola aborto nelle conclusioni è totalmente pretestuosa. Le conclusioni di Borgo Egnazia richiamano quelle di Hiroshima, nelle quali abbiamo già approvato lo scorso anno la necessità di garantire che l'aborto sia sicuro e legale'. È un fatto assodato e nessuno ha mai chiesto di fare passi indietro su questo. Le conclusioni, infatti, se non introducono nuovi argomenti, per non essere inutilmente ripetitive, richiamano semplicemente quanto già dichiarato nei precedenti vertici. Non c'è alcuna ragione di polemizzare su temi che già da tempo ci trovano d'accordo. E credo sia profondamente sbagliato, in tempi difficili come questi, fare campagna elettorale utilizzando un forum prezioso come il G7". 

Il capo di stato francese, poi, è tornato a parlare del futuro dell'Europa, spiegando che gli equilibri dell'Unione potrebbero rimanere pressoché invariati. "Gli equilibri politici europei sono cambiati relativamente poco - ha sottolineato - e le nomine per i nuovi vertici Ue saranno oggetto di discussione la prossima settimana, ci sarà un equilibrio che verrà raggiunto da tutti i capi di Stato e di governo". Parole con cui sembra ignorare del tutto il risultato delle urne dello scorso weekend, più a destra che mai.