Il caso

Steve Bannon in carcere dall'1 luglio: ecco la pena che deve scontare

Un giudice federale ha ordinato all’ex consigliere di Donald Trump, Steve Bannon, di presentarsi in prigione entro il 1 luglio per iniziare a scontare la sua condanna a quattro mesi per oltraggio al Congresso. Bannon, 70 anni, è stato condannato per oltraggio nel luglio 2022 per aver sfidato un mandato di comparizione per testimoniare davanti alla commissione del Congresso che indagava sull’attacco del 6 gennaio 2021 al Campidoglio degli Stati Uniti da parte dei sostenitori di Trump.

Tra le menti dietro la campagna presidenziale di Trump del 2016, Bannon è stato condannato a quattro mesi di prigione nell’ottobre 2022, ma è rimasto libero mentre faceva appello contro la sua condanna. Una corte d’appello federale degli Stati Uniti ha confermato la condanna il mese scorso. Il giudice distrettuale americano Carl Nichols ha revocato la sua cauzione durante un’udienza in tribunale giovedì e gli ha ordinato di presentarsi in prigione entro il 1 luglio. 

Dopo la condanna di primo grado, il giudice Carl Nichols, nominato da Trump, aveva sospeso l’applicazione della sentenza per Bannon in attesa dell’esito del ricorso. Ma Nichols oggi ha affermato che, alla luce della sentenza dello scorso maggio con cui è stato bocciato il ricorso, «non esiste più» la motivazione per rinviare ancora la pena per il 70enne ideologo dell’estrema destra Usa, ora molto attivo con il podcast War Room. E quindi il giudice ha ordinato la revoca della cauzione sulla base della Bannon era in libertà. Fissando comunque l’inizio della pena al primo luglio, Nichols ha dato quasi un mese di tempo ai legali di Bannon per procedere con i ricorsi. Un altro consigliere di Trump, Peter Navarro, ex consigliere per il Commercio della Casa Bianca, sta scontando una sentenza di quattro mesi in prigione per essersi rifiutato di testimoniare per l’inchiesta sull’assalto al Congresso.