Medio Oriente in fiamme

Israele bombarda, strage a Rafah: due leader di Hamas tra le 40 vittime

Quaranta morti a Rafah: è il bilancio della durissima risposta di Israele dopo gli 8 razzi lanciati da Hamas su Tel Aviv le scorse ore. Una strage di civili, secondo i palestinesi. Un colpo a un compound di terroristi, secondo l'Idf che rivendica di aver ucciso due importanti dirigenti di Hamas. E intanto gli Stati Uniti stanno "raccogliendo informazioni" sull'ultimo attacco israeliano mentre il dossier Rafah finirà sul tavolo del Consiglio degli Esteri Ue, come annunciato dall'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera Josep Borrell. Hamas ha chiesto ai palestinesi di "ribellarsi" dopo quanto accaduto a Rafah.

Le fonti palestinesi parlano di 40 civili uccisi nei bombardamenti delle Forze di difesa israeliane, che avrebbero preso di mira delle tende degli sfollati a nord-ovest della città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Un campo di sfollati recentemente istituito vicino ai magazzini dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa) nella città meridionale. La Mezzaluna rossa palestinese ha affermato di aver registrato un numero elevato di feriti e ha avvertito che gli ospedali non sono in grado di gestire la situazione. L'agenzia palestinese Wafa precisa che i bombardamenti hanno provocato un incendio all'interno del campo e che l'area era stata precedentemente dichiarata zona sicura dalle forze israeliane. 

Come sempre però in Medio Oriente la situazione non è mai di semplice lettura. L'Idf, infatti, ha sottolineato come il campo sfollati nascondesse un centro operativo di Hamas. Nell'attacco sarebbero stati uccisi due alti esponenti del partito-esercito: si tratta di "Yassin Rabia comandante della leadership di Hamas in Cisgiordania e Khaled Nagar, un alto esponente della fazione sempre in Cisgiordania". L'Idf - ha aggiunto - ha detto di essere a conoscenza di "rapporti che a seguito dell'attacco e dell'incendio scoppiato diversi civili nella zona sono rimasti feriti e che l'incidente è in esame". Rabia - ha spiegato il portavoce militare israeliano, "ha gestito l'intera attività terroristica di Hamas in Giudea e Samaria (Cisgiordania, ndr), ha trasferito fondi a obiettivi terroristici e ha pianificato attacchi terroristici di Hamas in tutta la Giudea e Samaria. In passato - ha continuato - Rabia ha compiuto numerosi attacchi terroristici omicidi, tra cui nel 2001 e nel 2002 in cui sono rimasti uccisi soldati dell'Idf".

"Nagar - ha aggiunto ancora - "un alto funzionario del quartier generale di Hamas in Giudea e Samaria ha diretto attentati e altre attività terroristiche sul posto e ha trasferito fondi destinati alle attività terroristiche di Hamas nella Striscia di Gaza". In precedenza, Khaled Nagar aveva effettuato diversi attacchi terroristici mortali tra il 2001 e il 2003 che avevano portato alla morte di diversi civili israeliani e al ferimento e alla morte di diversi soldati israeliani".