Guerra aperta

Nato, "via libera all'uso delle armi degli alleati sul territorio della Russia"

Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha invitato gli alleati a eliminare le restrizioni sull'uso delle armi da parte dell'Ucraina per colpire obiettivi militari all'interno della Russia

"Penso che sia giunto il momento per gli alleati di considerare se dovrebbero eliminare alcune delle restrizioni imposte sull’uso delle armi che hanno donato all'Ucraina - ha detto Stoltenberg in un'intervista all'Economist - perché, soprattutto ora che molti combattimenti sono in corso a Kharkiv, vicino al confine". 
"Negare all'Ucraina la possibilità di usare queste armi contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo rende molto difficile per loro difendersi", ha aggiunto il segretario. 

"Il chiaro obiettivo" del segretario generale della Nato, sottolinea l'Economist, "anche se non indicato", sarebbe "la politica del presidente americano Joe Biden riguardo il controllo di ciò che l'Ucraina può e non può attaccare con i sistemi forniti dagli Usa". 

"Questa è una guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina - ripete Stoltenberg -. L'Ucraina ha il diritto di difendersi e questo include anche colpire obiettivi in territorio russo".

Nel frattempo, da Washington, l'ambasciatore russo negli Usa Anatoly Antonov sottolinea come l'amministrazione statunitense abbia annunciato forniture di armi all'Ucraina per un ammontare di 275 milioni di dollari il giorno in cui Mosca ha confermato la sua disponibilità ai colloqui per risolvere il conflitto ucraino. "I segnali provenienti dalle autorità statunitensi sono assolutamente chiari. Washington non vuole la pace in Europa. Sta facendo di tutto per prolungare il conflitto e aumentare le vittime da parte russa e ucraina, compresi i civili - ha affermato Antonov, secondo un comunicato dell'Ambasciata -. È emblematico: gli Stati Uniti annunciano la fornitura di prodotti mortali da parte dell'industria della difesa locale lo stesso giorno in cui la leadership russa ha chiaramente e inequivocabilmente confermato la sua disponibilità per i negoziati".