Guerra totale
Ucraina, NYT: "Nato verso l'invio di truppe". E il generale Usa conferma
L'Ucraina è all'angolo, schiacciata dall'offensiva della Russia di Vladimir Putin: perde villaggi e chilometri di terreno ogni giorno. Ed in questo contesto, i Paesi membri della Nato si stanno progressivamente avvicinando all'invio di truppe in Ucraina "per addestrare le forze" di Kiev. La conferma arriva dal quotidiano New York Times, che sottolinea come l'invio di militari sul suolo ucraino da parte dell'alleanza "farebbe svanire un'altra delle linee rosse" sinora osservate dagli Stati Uniti e dai Paesi europei per evitare un confronto militare diretto con la Russia.
Come inevitabile conseguenza, infatti, la guerra globale si farebbe un'ipotesi molto più concreta. Secondo il NYT, ufficiali ucraini hanno chiesto alla Nato di inviare militari "per addestrare circa 150mila nuove reclute più vicino alla linea del fronte, così da accelerarne lo schieramento sul campo". Sinora Washington avrebbe respinto la richiesta, ma il generale Charles Q. Brown Jr., capo dello stato maggiore congiunto delle Forze armate a stelle e strisce, ha dichiarato che tale sviluppo è in ultima analisi inevitabile: "Col tempo ci arriveremo", ha dichiarato il generale, sostenendo che prima la situazione sul fronte dovrà essere stabilizzata, per evitare che le risorse necessarie a difendere i militari della Nato vengano sottratte agli sforzi tesi a respingere la nuova offensiva russa in direzione di Kharkiv.
Anche secondo un alto funzionario di un Paese membro della Nato menzionato dal quotidiano Politico, l'invio di militari dell'alleanza in Ucraina è uno scenario destinato a concretizzarsi. Il New York Times sottolinea inoltre che inviare militari della Nato in Ucraina, esponendoli ad attacchi da parte della Russia, potrebbe condurre gli Usa a un intervento militare diretto contro la Russia sulla base degli impegni sottoscritti come membro dell'alleanza. Sino a questo momento la Casa Bianca ha sostenuto che non invierà militari nel Paese aggredito, nemmeno come addestratori, e ha sollecitato gli altri Paesi della Nato ad astenersi a loro volta da iniziative di questo genere. Ma gli scenari sarebbero estremamente mutevoli...