Il caso
Miami risponde: "Falcinelli aggredì gli agenti"
«La decisione di legare Matteo Falcinelli è stata presa per la sua sicurezza». Così si difende la City of North Miami Beach, in una dichiarazione ripresa dai media americani, sostiene che l’italiano è stato “incaprettato” con il metodo, vietato da decine di dipartimenti di polizia americani, dello “hogtie”, dichiarato potenzialmente letale dal dipartimento di Giustizia dagli anni ’90, perché il giovane continuava a battere la testa contro la porta della cella. «La North Miami Beach Police ha agito in accordo con gli standard dello Stato e le regole del dipartimento», prosegue la dichiarazione della città della Florida, che afferma che i video delle bodycam mostrano che Falcinelli si sarebbe «comportato in modo aggressivo» durante l’arresto e mentre veniva trasportato in cella. Nel comunicato si sottolinea che l’arrestato è stato tenuto legato per 13 minuti e che durante questo tempo è stato sempre monitorato. Ed infine si afferma che gli agenti hanno tentato di fargli prestare cure mediche per il taglio al volto che si sarebbe provocato colpendo con la teste le sbarre all’interno dell’auto della polizia dopo l’arresto.