I russi avanzano: Kiev può perdere, Putin (non) vincere

Fino a qualche settimana fa sulla guerra in Ucraina c’era un solo punto ben chiaro a tutti: nessuno può vincere la guerra. Il problema è che oggi l’Ucraina può perderla, anche se la Russia non può vincerla. Sembra un calembour, un gioco di paradossi, ma la natura della guerra è più complessa di quanto appaia nei talk show.

Partiamo dalle basi: qual è lo scopo della guerra? La distruzione dell’avversario, fino a piegarne la volontà (Carl von Clausewitz). Dopo oltre due annidi conflitto (oggi siamo arrivati a 808 giorni), abbiamo per la prima volta uno scenario in cui la Russia non può essere distrutta e l’Ucraina può perdere il suo esercito e la sovranità territoriale. Questa condizione asimmetrica è innescata dalla debolezza di Kiev e dalla presenza dell’arma nucleare russa. I russi conducono una guerra convenzionale con l’ombrello della bomba atomica, mentre gli ucraini hanno uno spazio di offesa e difesa che dipende dalle forniture di armi degli Stati Uniti e dell’Europa e dalla limitata capacità di rimpiazzare i soldati caduti sul fronte. Sembra una sfida impari, ma i numeri in guerra non sono tutto, come dimostrato dai fallimenti di Mosca all’inizio del conflitto. Tuttavia gli Stati Uniti e la Nato hanno perso tempo e questo è un fattore che ora pesa tantissimo (...)

Registrati qui gratuitamente a Libero e leggi l'editoriale integrale di Mario Sechi