La giornata della vittoria sul nazismo

Manomessi i canali satellitari ucraini, hacker russi trasmettono in Ucraina la parata di Putin

Le immagini della parata di oltre 9000 soldati russi sulla Piazza Rossa di Mosca per la per il 79esimo anniversario della vittoria sovietica contro i nazisti nella seconda guerra mondiale hanno travalicato i confini della Russia e sono apparse a sorpresa sui canali satellitari ucraini. Gli hacker russi sono infatti riusciti a manomettere StarLightMedia e Inter riuscendo a trasmettere la sfilata militare anche fuori i confini. I provider ucraini ora stanno passando al segnale internet (Iptv) e gli esperti delle emittenti sono al lavoro per respingere l'attacco hacker.

 

Nel frattempo gli ucraini sono stati costretti ad assistere alla celebrazioni della Giornata della Vittoria con Vladimir Putin che ispezionava le truppe in qualità di comandante in capo per la 21esima volta e poi deponeva fiori sulla tomba del milite ignoto. Presenti al corteo i presidenti Alexander Lukashenko della Bielorussia, Kassym-Jomart Tokayev del Kazakistan, Emomali Rahmon del Tagikistan, Serdar Berdimuhamedow del Turkmenistan, Miguel Diaz-Canel di Cuba, Thongloun Sisoulith del Laos e Umaro Sissoco Embalo della Guinea-Bissau. Ma soprattutto gli ucraini sono stati costretti ad ascoltare il discorso pubblico dello zar nel quale ha chiamato "eroi" i soldati russi che partecipano all'invasione dell'Ucraina.

 

 

Nelle stesse ore, però, è comparso anche un messaggio contro la guerra sui grandi canali della tv russa Channel One, Rossiya-1 e NTV-Plus. La Bbc denuncia che il nome dei programmi è stato cambiato con "Nelle tue mani c’è il sangue di migliaia di ucraini e delle loro centinaia di bambini assassinati. La tv e le autorità mentono. No alla guerra". Un vero e proprio attacco hacker alle tv nazionali in un giorno importantissimo per la Russia. Sulla pagina dei programmi, al posto del nome di ogni programma, accanto all’orario, il messaggio: «Sulle vostre mani vi è il sangue di migliaia di ucraini e delle centinaia di loro figli uccisi. Le televisioni e le autorità stanno mentendo. No alla guerra».