I terroristi palestinesi
Hamas, "Qatar pronto all'espulsione dei leader"
Il Qatar sarebbe pronto ad accettare la richiesta degli Stati Uniti di espellere i leader di Hamas da Doha. Lo scrive il quotidiano israeliano The Times of Israel, citando una fonte vicina al dossier. Venerdì, fonti anonime avevano riferito al Washington Post che gli Stati Uniti avrebbero chiesto al Qatar di cacciare dal Paese la leadership di Hamas, se il movimento islamista palestinese continuerà a bloccare un accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.
Da parte sua, Hamas sta ancora valutando l'ultima proposta di accordo, funzionale alla liberazione degli ostaggi e al rafforzamento dell'assistenza umanitaria alla popolazione civile palestinese. Secondo le fonti della stampa Usa, la richiesta sarebbe stata avanzata dal segretario di Stato Usa, Antony Blinken, al premier Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, lo scorso aprile. Alcuni diplomatici rimasti anonimi hanno detto al quotidiano di Washington che le richieste statunitensi sono diventate più insistenti nelle ultime settimane, e che le autorità del Qatar hanno chiesto alla leadership di Hamas di preparare un "piano alternativo" per la propria residenza, in caso di necessità. Tra le persone contattate dal Qatar ci sarebbe anche il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh.
Da parte sua, il movimento palestinese ha rilasciato ieri una dichiarazione affermando che Haniyeh è tornato in Qatar dopo la visita in Turchia il mese scorso. Il leader palestinese aveva avuto colloqui con il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, il 20 aprile scorso, incontrando anche altri funzionari, tra cui il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, nonché membri di fazioni politiche, studiosi e leader palestinesi, secondo la dichiarazione di Hamas, rilasciata dopo che il sito web SavunmaTr aveva riferito che Haniyeh era rimasto a Istanbul dopo l'incontro con Erdogan. Una permanenza più lunga del solito che aveva suscitato interrogativi sulla possibilità di spostare temporaneamente nel Paese la sede di Hamas da Doha, la capitale del Qatar.
Nelle ultime settimane, infatti, erano trapelate indiscrezioni sulla stampa araba e internazionale in merito alla presunta volonta' del movimento islamista di voler spostare il proprio quartier generale in un altro Paese, nonostante la smentita di Hamas. Secondo SavunmaTr, fonti vicine al gruppo islamista hanno affermato che il motivo per cui Haniyeh resta a Istanbul è per discutere del ruolo che Ankara avrà nei colloqui di pace e post guerra nella Striscia di Gaza. Lo scorso 20 aprile, Erdogan ha ricevuto il leader politico di Hamas, accompagnato da una delegazione, per un incontro a porte chiuse.
Intanto, Hamas ha confermato la presenza di una sua delegazione oggi al Cairo, in Egitto, "per completare le discussioni" nell'ambito dei negoziati sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e sul rilascio degli ostaggi. In una nota ufficiale ripresa dalla stampa israeliana e panaraba, Hamas ha fatto sapere che si recherà nella capitale egiziana con uno "spirito positivo". Intanto, nella giornata di oggi, è arrivato al Cairo anche il direttore della Cia, William Burns, per prendere parte ai negoziati mediati da Stati Uniti, Egitto e Qatar.