Estremo Oriente
Filippine e Usa, manovra Balikitan: "Affondare la petroliera", furia cinese
Le forze armate di Stati Uniti e Filippine affonderanno una petroliera dismessa di fabbricazione cinese durante l'annuale manovra militare congiunta Balikatan, in programma dalla prossima settimana. La decisione di utilizzare la Brp Lake Caliraya - unica nave dismessa di fabbricazione cinese della Marina militare delle Filippine - come bersaglio per una esercitazione a fuoco vivo durante la manovra è emersa nelle scorse ore, e ha innescato immediate polemiche nell'ambito delle tensioni sempre più forti tra Manila e Pechino, tanto da spingere il colonnello Michael Logico, ufficiale dell'Esercito filippino coordinatore e portavoce di Balikatan 2024, ad affermare pubblicamente che l'affondamento della nave non intende inviare alcun messaggio a Paesi terzi. La scelta di una nave di fabbricazione cinese per l'esercitazione di tiro a fuoco vivo, ha affermato Logico, "non è stata intenzionale".
La prossima edizione delle annuali manovre Balikatan si terrà dal 22 aprile al 10 maggio con il coinvolgimento di circa 17mila militari statunitensi e filippini e osservatori da Australia e Francia. Il programma prevede una serie di esercitazioni inerenti la sicurezza marittima, la difesa aerea e missilistica, gli attacchi missilistici dinamici, la difesa cibernetica e le operazioni informatiche. Verrà inoltre simulata la riconquista di isole occupate da forze nemiche.
Per la prima volta, le esercitazioni si svolgeranno anche all'esterno delle acque territoriali filippine, in acque internazionali non distanti da Taiwan, come anticipato dal colonnello Logico. Inoltre, per la prima volta in assoluto prenderà parte alla manovra anche la Guardia costiera delle Filippine, protagonista del confronto sempre più teso con le forze navali cinesi nelle aree contese del Mar Cinese Meridionale.
Gli Stati Uniti hanno schierato per la prima volta nella regione dell'Indo-Pacifico il loro nuovo sistema missilistico a medio raggio Typhon, capace di lanciare missili da crociera Tomahawk e missili antibalistici Sm-66, che è stato impiegato in esercitazioni militari nel nord delle Filippine. Lo ha reso noto l'esercito Usa in un comunicato diffuso lunedì, spiegando che il Typhon è stato installato nella parte settentrionale dell'isola di Luzon, nel nord delle Filippine, ed è stato utilizzato nell'ambito delle esercitazioni militari Salaknib 24, iniziate lo scorso 11 aprile in concomitanza con la visita a Washington del presidente filippino Ferdinand Marcos Junior. L'isola di Luzon dista circa 320 chilometri da Taiwan e la notizia è destinata a provocare agitazione a Pechino, il cui ministero degli Esteri ha già convocato la scorsa settimana gli inviati diplomatici di Giappone e Filippine per protestare contro la formazione di quella che la portavoce Mao Ning ha definito "una ristretta cerchia" di Paesi che "istiga allo scontro" nel Mar Cinese Meridionale. L'esercito statunitense, da parte sua, ha definito l'invio del sistema Typhon nelle Filippine "una significativa pietra miliare" che dimostra la crescita "dell'interoperabilità, della prontezza e delle capacità di difesa in coordinamento con le forze armate filippine".