Numeri, numeri

Islam, sondaggio-choc da Londra: 3 su 4 sostengono la jihad

Mauro Zanon

Solo un musulmano britannico su quattro pensa che i terroristi islamici palestinesi di Hamas abbiamo commesso stupri e massacri lo scorso 7 ottobre. E' questo il risultato di un’inchiesta della Henry Jackson Society, think tank con sede a Londra, sulla base di un sondaggio online condotto dalla società di ricerche J.L. Partners. Tra il 16 febbraio e il 13 marzo sono stati intervistati 1.000 musulmani britannici di età superiore ai 18 anni e le risposte sono a dir poco inquietanti. Soltanto il 24% degli intervistati ammette che Hamas si sia macchiata di crimini e violenze di ogni genere in Israele durante l’attacco del 7 ottobre.

IL SONDAGGIO
Il 39% ritiene che il movimento islamista non abbia commesso tali atti, mentre il 38% «non lo sa». Lo studio mostra anche che il 46% dei musulmani britannici interrogati ritiene che gli ebrei abbiano troppa influenza sulla politica del governo britannico, mentre il 18% «non lo sa». Il 72% pensa che Israele abbia un «comportamento razzista» e il 46% nutre una «simpatia» per Hamas, rispetto ad appena il 3% per Israele.

Ma il sondaggio non si ferma qui. Secondo i dati raccolti dal think tank londinese, il 32% dei musulmani sollecitati considera “auspicabile” l’introduzione della sharia nel Regno Unito entro i prossimi vent’anni. Il 45% «non lo sa». E sulla jihad? Il 22% dei musulmani ha un’opinione “positiva” verso la guerra santa che ha portato morte e devastazione in Europa e in tutto il mondo. Il 29% non ha un’opinione «né positiva né negativa». E ancora: il 52% dei musulmani che ha risposto al sondaggio vorrebbe vedere un divieto di tutte le rappresentazioni (immagini o disegni) del profeta Maometto nel Regno Unito. Il 24% non ha risposto o non sa. La grande maggioranza degli intervistati, il 63%, vuole inoltre che vengano allestite delle sale di preghiera nei luoghi non religiosi, come aziende e scuole. Altro punto importante: l’obbligo per scuole e ospedali di “servire” cibo halal. Il 57% dei musulmani intervistati si è detto favorevole, mentre il 30 non ha voluto commentare. Il 27% vuole infine rendere illegale l’omosessualità, mentre il 45 si è detto «né favorevole né contrario». Può bastare come quadretto per dire che l’Europa ha un problema con l’islam?

 

 

 

VELENO IDEOLOGICO
Un’ondata di antisemitismo sta travolgendo non soltanto il Regno Unito, ma tutta l’Europa e gli Stati Uniti. E va affrontata come un’emergenza, per evitare il ripetersi delle persecuzioni del secolo scorso. Il 21 maggio, significativamente al Memoriale della Shoah di Milano, il fenomeno e i suoi possibili rimedi anche pratici saranno analizzati in un convegno organizzato dal Programma sull’estremismo della George Washington University, di Washington DC, e dalla Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano, con la partecipazione della senatrice Liliana Segre e dei vertici della comunità ebraica.

La novità rispetto al passato - spiegano i promotori - è che l’odio contro gli ebrei, comunque si mascheri, sta diventando intersezionale, cioè a partire dal 7 ottobre 2023 si è trasformato nel collante capace di unire gruppi estremisti diversi e altrimenti incompatibili, ma con il minimo comun denominatore dell’ostilità verso Israele. E sta producendo un veleno ideologico che mette a rischio anche ambienti finora risparmiati.