La principessa

Kate Middleton, un danno enorme alla credibilità della Royal Family

Lavinia Orefici

Come molti fotografi dilettanti, anche io occasionalmente mi cimento con qualche lavoro di modifica. Voglio esprimere le mie scuse per qualsiasi confusione abbia potuto causare l’immagine che abbiamo condiviso ieri. Spero abbiate festeggiato una felice festa della mamma. C». Sono le 10.30, ora di Londra, di lunedì 11 marzo quando dalle pagine social dei principi del Galles arrivano le scuse di Catherine Middleton per aver manipolato la foto diffusa da Kensington Palace in occasione della festa della mamma, che nel Regno Unito si celebrava il giorno precedente. Kate si è presa tutte le colpe di un’immagine che ha sconcertato i più per il modus operandi della sua diffusione.

Il comunicato della principessa segue, infatti, la decisione delle maggiori agenzie di stampa internazionali, senza precedenti per quanto riguarda la famiglia reale inglese, che domenica sera hanno scelto di rimuovere quella fotografia di Kate con i figli dai loro canali perché risultava manipolata. In poche parole, era un’immagine classificata come non credibile. La portata della misura adottata è eclatante perché mai una fotografia rilasciata da Palazzo era stata bollata come falsa, ingannevole per chi sulla cronaca si costruisce una reputazione.

NARRAZIONE FUMOSA
Peraltro, l’utilizzo neanche tanto velato di Photoshop per i ritratti dei principi del Galles non è una novità, l’ultima volta era successo proprio con la cartolina di Natale 2023, ma la notizia non destò più di tanta attenzione perché si trattava degli auguri di William e Kate, una questione non dirimente, al contrario della malattia della principessa. La colpa del trattamento riservato dalla stampa alla foto diffusa da Kensington Palace per la festa della mamma è del racconto fumoso di cui si è reso protagonista l’ufficio stampa dei principi per spiegare, o meglio per nascondere, gli ultimi due mesi di vita di Kate, durante i quali i media, soprattutto inglesi, hanno assecondato il desiderio di privacy dei principi del Galles a fronte di omissioni continue, silenzi inspiegabili e misteri.

È la salute della principessa del Galles a preoccupare il Regno Unito e non solo, da quando il 17 gennaio scorso Kensington Palace ha annunciato che Kate Middleton aveva subito un intervento all’addome e che non sarebbe riapparsa in pubblico fino a dopo Pasqua; tempi lunghissimi per il recupero di una giovane donna che è sempre stata rappresentata come una sorta di Wonder Woman capace di partorire e tornare a casa nel giro di poche ore senza dimenticare di passare dal parrucchiere tra l’uno e l’altro.

Alla stupefacente scelta di non fornire informazioni sulla malattia della principessa, è seguita un’ondata di speculazioni, soprattutto da parte della stampa internazionale, alla quale Kensington Palace ha sempre replicato “no comment”. Una strada non percorribile se si tratta della donna più famosa del mondo e, a distanza di tre mesi dalla sua ultima apparizione pubblica, il 25 dicembre scorso alla messa di Natale a Sandringham, un’errore madornale della comunicazione di palazzo.

PERSONAGGIO CHIAVE
Kate Middleton è il personaggio chiave del futuro della corona del Regno Unito, in prospettiva: moglie di un re, William, e madre di un re, George, è uno dei pesi massimi in casa Windsor. Lei questo lo sa, perciò tanta attenzione è strategica per il suo ritorno in scena. Ma così no! L’ultimo pasticcio di palazzo è servito e Kate se ne è assunta la colpa. Lo scorso 4 marzo uno scoop del sito americano TMZ ha mostrato Catherine paparazzata in macchina di fianco a sua madre. Era la prima immagine della principessa dopo mesi dalla sua sparizione dal radar dei fotografi. Quella foto aveva sollevato più di un dubbio se la donna immortalata fosse realmente Kate, tanto era diversa dalla perfezione normalmente mostrata dalla principessa del Galles. È in questa cornice che si configura l’attesa per il ritratto ufficiale che prima o poi avrebbe rilasciato Kensington Palace. Sarebbe stata considerata la cartina di tornasole sulle reali condizioni di Catherine e la paziente e corretta attesa dei media sarebbe stata premiata con un segnale da Palazzo. Invece a rompere il gentlemen’s agreement tra le parti è stata proprio quella foto in cui Photoshop ha reso ancora più foschi i contorni tra verità e menzogna.

Le scuse della principessa del Galles, che in passato aveva abituato la stampa a veri e propri capolavori di comunicazione -come quella frase, «i ricordi possono variare», vergata nero su bianco sulla risposta spedita da Buckingham Palace ai duchi di Sussex che metteva fine alla discussione dopo l’intervista di Harry e Meghan con Oprah Winfrey nel 2021 hanno alimentato le polemiche anziché spegnerle.

STAMPA PERPLESSA
Il controverso giornalista Piers Morgan chiede ora che il Palazzo mostri l’originale della foto incriminata e dalla rete di royal watcher rimbalzano altre incongruenze rispetto alla narrazione di Kensington Palace. Adesso perfino la stampa inglese, solitamente ubbidiente, ha perso la pazienza. Secondo alcune ricostruzioni la principessa del Galles sarebbe addirittura arrivata al King Edward VII Hospital il 28 dicembre, e non a metà gennaio, dopo che un convoglio di auto della famiglia reale era stato fotografato all’ingresso dell’ospedale proprio quella sera.
Se la comunicazione di Palazzo contribuisce a diffondere quel senso di instabilità che mai si è respirato sotto il regno di Elisabetta II, scolpito sulla roccia, ieri a Londra si è celebrata la giornata del Commonwealth, con il principe William presente alla messa nell’abbazia di Westminster con Catherine fotografata in macchina verso la capitale al suo fianco. Che sia un altro segnale da interpretare?