La strategia degli Houti

Internet, colpo letale alla rete nel Mar Rosso: saltato il 25% del traffico

Non è ancora chiaro come i cavi sottomarini delle telecomunicazioni internazionali del Mar Rosso siano stati danneggiati, né c'è certezza di chi sia il colpevole: Hong Kong Global Communications denunciando l'attacco non ha specificato chi fosse il responsabile. Citando fonti di intelligence, il sito di news israeliano Globes afferma che sono stati i ribelli yemeniti a tagliare i cavi, ma Abdul-Malik, leader degli Houti, respinge ogni accusa al mittente e rilancia: non solo nega che ci sia il suo gruppo dietro un’azione del genere, ma sta anche scaricando la colpa sulla Marina militare di Stati Uniti e Gran Bretagna, che insieme ad altri Paesi sta proteggendo la navigazione commerciale nel Mar Rosso. 

L'unica cosa certa in questa situazione che rischia di fermare i commerci e compromettere le comunicazioni fra tre continenti, dunque, è che i fornitori di servizi Internet sono stati costretti a deviare fino al 25% del traffico Internet tra Asia, Europa e Medio Oriente. Repubblica rivela che tra le reti di comunicazione danneggiate c’è un sistema di cavi lungo 25 mila chilometri che collega l’Asia meridionale con l’Europa attraverso l’Egitto. Anche la Europe India Gateway, il cavo che collega l’India all’Europa, è stata danneggiata.

 

 

Gli esperti del settore, rivela Enrico Franceschini su Repubblica, sostengono che per riparare i cavi serviranno almeno due mesi, ammesso che sia possibile: le compagnie le cui telecomunicazioni sono state danneggiate dovrebbero prima ottenere il permesso dagli Houti di operare nel Mar Rosso e poi assumersi la responsabilità di una complicata operazione nel mezzo del conflitto in corso nella regione, tra razzi e droni lanciati dai ribelli dello Yemen, la reazione delle difese antiaeree occidentali e i raid aerei di Usa e Gran Bretagna sulle basi degli Houti. La minaccia rimane, dunque, e Financial Times fa notare che per cancellarla servono anche pressioni diplomatiche sull’Iran affinché sia Teheran a ordinare agli Houti di fermare gli attacchi alle navi. E di non tagliare i cavi delle comunicazioni.