Regime
Navalny morto? Cosa mandano in onda sulla tv di Stato in Russia
I media ufficiali russi non hanno dedicato molto spazio alla morte in carcere di Alexey Navalny. Come prevedibile, superficiali e tardivi i servizi delle televisioni di stato. Su Perviy Kanal e Rossiya 1, le più contigue al potere di Vladimir Putin, ci sono voluti 45 minuti e un'ora, rispettivamente, per arrivare al servizio sulla morte del dissidente, privo di accenni sulle ragioni per cui era detenuto e sulla sua storia politica.
In un servizio è stato citato solo con il cognome. In un altro canale, un esponente politico liberale che aveva cercato di esprimere il suo cordoglio, è stato interrotto dal conduttore che gli ha chiesto di tornare a parlare del tema della serata. "Non starò neanche a spiegare perché tutti da tempo hanno dimenticato Navalny, che non c'era nessun interesse a ucciderlo, in modo particolare prima delle elezioni", ha affermato la direttrice di Rt, Margarita Simonyan. La stessa linea del conduttore di Perviy Kanal, Anatoly Kuzichev, per cui l'oppositore era stato "dimenticato perfino dal suo entourage".
Nel frattempo, oltre 100 persone sono state arrestate ieri durante le manifestazioni in memoria dell'oppositore russo deceduto mentre era detenuto in una colonia penale nell'Artico russo. Sono i numeri forniti dall'organizzazione Ovd-Info, precisando che fermi ci sono stati in otto città, tra cui Mosca, San Pietroburgo, Krasnodar, Tver, Taganrog, Nizhny Novgorod, Rostov sul Don e Murmansk.
Finora "oltre 101 persone" sono state arrestate in 10 città della Russia, di cui 64 a San Pietroburgo, ha riferito Ovd-Info. Le proteste sono illegali in Russia e le autorità hanno represso in modo particolarmente duro le manifestazioni a sostegno di Navalny. Già ieri, le autorità avevano riferito di essere a conoscenza di appelli online "per prendere parte a una manifestazione di massa nel centro di Mosca" e avevano messo in guardia la gente dal parteciparvi